«Se mai ce ne fosse stato bisogno, la prima uscita del commissario della federazione provinciale del Pd di Crotone, Franco Iacucci, è servita a gettare altra benzina sul fuoco delle divisioni che ormai da tempo si registrano a via Panella. La scarsa adesione all'appello che Iacucci aveva lanciato a sindaci, segretari di circolo e amministratori Pd per unirsi attorno alla candidatura di Pippo Callipo ha dato la stura ai dirigenti crotonesi fedeli a Mario Oliverio per tornare all'attacco sui metodi poco democratici adottati dal partito» che ha deciso di commissariare le federazioni di Crotone e Cosenza e «di sbarrare senza troppi complimenti la strada alla ricandidatura di Oliverio».

 

Non poteva essere diversa, a nostro avviso, la risposta che i segretari e gli amministratori - recita una nota diffusa oggi da un gruppo di dem che si firmano "la maggioranza del Partito democratico, federazione di Crotone" - hanno dato al modus operandi del “nuovo” commissario del partito. Commissario che si è mosso, e continua a farlo guardando solo ad una parte infrangendone regole e principi democratici». 

 

«Quella di ieri - spiegano gli oliveriani riferendosi all'assemblea convocata da Iacucci che ha registrato una scarsa partecipazione - è stata una debacle ed una sonora sconfitta per una linea imposta e poco gradita dalla stragrande maggioranza del Partito crotonese. Iacucci - proseguono - ha mortificato il Pd crotonese per ben due volte nella sua prima uscita. Perché oltre a diffondere dati falsi ha pensato di usare, come approccio, la teoria della paura minacciando espulsioni e ritorsioni. Non ne comprendiamo i modi, ma ci auguriamo comunque - concludono gli oliveriani - che il commissario del Partito cambi strategia ed approccio. E’ utile quanto necessario affinchè si persegua il bene comune e si continui a lavorare fino all’ultimo istante ad una unità vera quanto possibile. Diversamente vorrà dire che il commissario Iacucci non è a Crotone per fare gli interessi di tutti ma solamente di qualche corrente amica».