Il diktat di Roma ha fatto breccia a Cosenza. Salvatore Monaco va verso il ritiro della sua candidatura alla segreteria provinciale del Partito Democratico a margine di una serie di interlocuzioni avute con i dirigenti nazionali. A cadere, però, sono state soprattutto le perplessità inizialmente palesate da Vittorio Pecoraro che a questo punto ha un’autostrada dinanzi a sé. Non imboccherà, tuttavia, lo svincolo desiderato, bensì il percorso più breve. Quello che non dovrà scontentare nessuno, tantomeno lui. Se il quadro non dovesse mutare nuovamente entro le 17.30 di oggi pomeriggio, pertanto, se la vedrà con Antonio Tursi che non è stato interessato dalle dinamiche dei vertici del partito.

Passa la linea di Meloni

Ieri mattina il quadro era diventato già abbastanza chiaro e l’esito, quando è la Capitale a mettersi in mezzo, non poteva che essere scontato. Marco Meloni, coordinatore della Segreteria nazionale del PD premeva per una candidatura unitaria di tutte le correnti che animano la federazione bruzia. Vittorio Pecoraro nicchiava, forte di una proiezione di voto che gli avrebbe probabilmente attribuito la vittoria al congresso anche senza alleanze. Da questa mattina, insieme a Maria Locanto e non solo, sta rimodulando la composizione delle liste per l’assemblea da consegnare nel pomeriggio. Erano già di per sé elaborate. Adesso, oltre alle aree da ricondurre a Boccia, Bruno Bossio, Iacucci, Di Natale, Aieta, Covello e Bevacqua, sono in via di inserimento i nominativi che comparivano in quelle di Monaco, sostenuto da Guccione, Mazzuca e altri amministratori locali.

Da decifrare l’entità del ticket

Tra il favorito alla segreteria e il sindaco di Spezzano Sila, che si sono incontrati ieri sera, non è stato stipulato un vero e proprio ticket come poteva esserlo a gennaio quello Pecoraro-Locanto. Per il momento Monaco dovrebbe ritirare la sua candidatura (è annunciata anche una dichiarazione, ndr), poi è possibile che diventi presidente del Pd di Cosenza o un membro del direttivo. L’argomento, tuttavia, verrà affrontato nel week-end a congresso terminato. A Marco Meloni all’ombra del Colosseo e di riflesso a Nicola Irto in Calabria, premeva che tutte le correnti storiche fossero rappresentate degnamente all’interno della compagine maggioritaria. Così dovrebbe essere. Antonio Tursi, una volta conosciuta la percentuale proveniente delle urne dara vita ad un’ulteriore corrente.