Prima favorito, ora chiamato a rinunciare alla corsa per la poltrona di segretario provinciale: «La mia candidatura non ha mai inteso essere motivo di divisione»
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L’ufficialità del passo indietro di Vittorio Pecoraro arriva con delle parole che il diretto interessato ha scritto in una missiva indirizzata ai suoi colleghi di partito. Da favorito per la poltrona di segretario della Federazione di Cosenza, all’orizzonte intravede quella di presidente del Partito Democratico bruzio. La decisione è maturata a margine di due giorni intensi, tesissimi, dove riunioni infuocate hanno scandito le ore che separavano i candidati dalle 20 di oggi. Entro i termini previsti nessuno ha ritirato il proprio incartamento, poi la fumata bianca che comunque era nell’aria.
«La mia candidatura è nata da un progetto generazionale che voleva rappresentare l’inizio di una nuova stagione per la Provincia di Cosenza. Non ha mai inteso essere motivo di divisione - si legge in un passaggio significativo della lettera di Pecoraro -. Dopo ore di ascolto e riflessione, ho accolto l’appello all’unità del Partito rivoltomi unitamente dalla Segreteria nazionale, dal Segretario regionale Irto, dai parlamentari e consiglieri regionali e dai dirigenti della Federazione di Cosenza».
Il ticket con Maria Locanto avrà effetti anche sul circolo cittadino, dove Rosi Caligiuri fungerà da segretario e Giulio Palma da presidente. «Spero che il mio personale passo indietro - conclude Pecoraro - possa rappresentarne uno in avanti per il Partito Democratico di Cosenza e che il mio personale sacrificio sia utile alla costruzione di un nuovo inizio».