Il presidente della commissione provinciale congressuale dem della città bruzia: «È finito il tempo degli amici degli amici e di quando ci si iscriveva senza pagare»
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Respinge tutte le accuse mosse alla commissione provinciale congressuale di Cosenza e risponde con un certo vigore. Giuseppe Mazzuca, presidente dell’organo interno del Pd, definisce la campagna adesioni al Partito democratico 2022 «la campagna di tesseramento più trasparente degli ultimi 15 anni, in Provincia di Cosenza e in tutta la Calabria». Le polemiche sono divampate dopo il ricorso presentato dai cuperliani sulle esclusioni di Oliverio e Belcastro.
«Dalla nascita del Partito democratico nel 2007, soprattutto nei primi 6 o 7 anni abbiamo assistito a diverse anomalie nella gestione dei tesseramenti - ammette -. Dobbiamo riconoscerlo perché è stato uno dei limiti della storia del PD calabrese e un malcostume che ha influito in negativo anche sulla selezione dei nostri gruppi dirigenti negli ultimi decenni, oltre che sulla qualità del nostro dibattito».
Mazzuca: «In passato tantissimi dati non verificati e incompleti»
Mazzuca spiega le modalità di un tesseramento, basato forse su un’eccessiva fiducia. «Si faceva praticamente dando nome e cognome al segretario di circolo e con il pagamento in contanti, questo comportava l’assenza di tracciabilità dei pagamenti, con migliaia di tessere non pagate. Inoltre, era possibile anche per una sola persona fare centinaia di iscrizioni. Ovviamente erano tantissimi i dati non verificati e incompleti. Così le iscrizioni superavano facilmente le 10.000 anche in una sola provincia e in poche ore venivano aggiunti migliaia e migliaia di nomi. In tutto ciò, non c’era nemmeno nessuna forma di riservatezza dei dati.
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«Non voglio accusare chi gestiva il tesseramento in quel periodo, fra cui vedo molti nomi ancora impegnati in questa campagna congressuale anche con toni accesi, voglio solo dire che c’è una differenza enorme fra ieri e oggi che andrebbe riconosciuta pubblicamente e forse in seguito approfondita anche con un’analisi dei dati. A tal fine - spiega ancora il presidente della commissione congressuale di Cosenza - sarebbe utile istituire un gruppo di lavoro o una commissione che approfondisca il tema. Certamente, il tesseramento della Provincia di Cosenza ha avuto poi fasi di criticità anche più recenti. Ricordo le diverse anomalie nel tesseramento dell’anno scorso durante la stagione commissariale, ad esempio con enormi problemi con i pagamenti cumulativi. Fu in quel clima che venne annullato il Congresso provinciale cosentino dalla Commissione nazionale di garanzia».
Mazzuca: «Gli amici degli amici hanno finito»
Giuseppe Mazzuca ammette quindi il calo dei supporter democrat. Il tutto con l’avvicinarsi della fase congressuale che, almeno a parole dovrebbe consentire al PD di voltare pagina. «I numeri del tesseramento sono in lieve flessione in tutta la Calabria e a Cosenza il numero delle iscrizioni rappresenta il 90% delle iscrizioni fatte nel 2021 durante il commissariamento di Francesco Boccia e Stefano Graziano. Quest’anno il 100% dei tesseramenti online è stato fatto sulla Piattaforma di tesseramento unica nazionale con il pagamento tracciato tramite carta o bonifico, tutto entro i limiti regolamentari del 31 gennaio, data in cui la piattaforma è stata disattivata in automatico. La crescita del numero di iscritti è stata costante e graduale, con qualche aumento nelle ultime 3-4 settimane. In più, proprio la Commissione provinciale congressuale ha apportato serie verifiche sui pagamenti multipli e ha annullato d’ufficio diverse iscrizioni, utilizzando una regola uguale per tutti per tutti».
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La chiosa è un messaggio subliminale per tutto il mondo del Pd calabrese. «Possiamo proprio dire che anche nel PD locale è finito il tempo degli “amici degli amici”, adesso valgono regole certe e fatte rispettare per tutti. Questo è principalmente merito del segretario regionale Nicola Irto e del suo impegno per ricostruire il Partito democratico nella nostra regione. Adesso, la Federazione provinciale di Cosenza è pronta a celebrare i suoi congressi con tesseramento trasparente e verificato».