La vicesindaca di Palazzo dei Bruzi: «Lui e Tursi volti nuovi della politica calabrese, i loro contributi arricchiranno la discussione in assemblea. Per la rigenerazione, però, serve la massima condivisione possibile»
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«Voterò Vittorio Pecoraro». Maria Pia Funaro, nel giorno in cui la federazione bruzia del Partito Democratico si accinge a voltare pagina dopo l’era commissariale, svela le sue intenzioni. Negli ambienti democrat c’era chi si interrogava su come si sarebbe approcciata alle urne, questo considerando l’affinità della vicesindaca di Cosenza con alcuni candidati che sostengono Antonio Tursi. La posizione è chiara, sebbene riconosca l’importanza di avere due aspiranti segretari. «Sono entrambi volti nuovi della politica calabrese, diversi ma complementari - dice -. Il contributo dell’uno e dell’altro sarà arricchente per l’intera assemblea».
Le crepe a Palazzo dei Bruzi
Funaro butta acqua sul fuoco e non alimenta la discussione sulle diversità di vedute registrate ieri da esponenti di maggioranza di Palazzo dei Bruzi. «La posizione di Francesco Graziadio non mi sorprende. Ha condiviso dall’inizio il percorso in Controcorrente, quindi con Tursi ha una vicinanza di idee e posizioni, ma anche di cammino politico. Era quasi scontata la sua scelta di campo - sostiene -. Non mi preoccupa, perché c’è la dichiarazione del capogruppo Francesco Alimena a sostegno di Pecoraro. In più Assunta Mascaro, la presidente della commissione Attività Produttive del comune di Cosenza, compare nelle sue liste».
Funaro e l’era commissariale del Pd di Cosenza
La vicesindaca di Cosenza è stata una protagonista diretta dell’esperienza commissariale che l’ha avvicinata nei mesi scorsi a Francesco Boccia. «Lo ringrazio per l’impulso che ha dato alla rigenerazione del partito anche alle nostre latitudini - evidenzia -. Stesso discorso per Nicola Irto, che ha spinto per portare la nostra provincia al pari con le altre. A tal proposito voglio spendere una parola per la commissione che ha svolto un egregio lavoro sia per il cambio di paradigma nel tesseramento (si è passati all’on-line, ndr), sia per la prima fase congressuale completata in una trentina di circoli».
Lo sguardo al futuro del partito
La Grosse Koalition delle correnti bruzie, di cui Roma ha rimesso insieme i cocci, si appresta ad avere in assemblea il peso che i big auspicavano. «La nuova federazione deve essere riformista e plurale e credo che Pecoraro possa incarnare meglio questa fase - aggiunge Funaro non tradendo un’equidistanza da scudo crociato -. Io nutro un’enorme stima per entrambi i candidati, ma va fatto un ragionamento di ripartenza politica. Questo percorso deve trovare la maggiore condivisione possibile e da qui il passo mosso da Salvatore Monaco e apprezzato da molti. C’è da lavorare per coinvolgere tutti gli amministratori del territorio - chiude - e Pecoraro rappresenterà il valore aggiunto per il Pd nella provincia di Cosenza».