Tre procedure in essere, in una il presidente di “Controcorrente” Tursi è accusato di non aver sostenuto Franz Caruso alle ultime comunali di Palazzo dei Bruzi
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Nel pomeriggio a Roma la Commissione di garanzia del Pd ha iniziato ad analizzare nel dettaglio i ricorsi presentati da Maria Locanto e Antonio Tursi. In più ce n’è un terzo che riguarda lo stesso Tursi, ascoltato oggi in remoto dai commissari. Il rischio di un altro rinvio per la Federazione di Cosenza è elevato a tal punto che quasi nessuno punterebbe un centesimo sul normale svolgimento dell’iter tradizionale.
Ieri sera era in programma intorno alle 21 una riunione della Commissione regionale, che però non si è tenuta in attesa che dalla capitale arrivassero indicazioni precise e dettagliate. Probabile che si terrà domani. A meno di 48 ore dall’avvio della fase congressuale lo stallo è totale: dall’impasse non si salvano neppure i comuni dove non è ipotizzabile allestire una seconda volta dei seggi.
Pd Cosenza, i ricorsi
Come noto, i primi ricorsi presentati riguardano la composizione delle due liste. Ad essere contestate, oltre alle mancate sottoscrizioni delle candidature, poi sanate e comunque non addebitabili ai due aspiranti segretari, c’erano le alternanze e la parità di genere. Locanto non ha rispettato il primo punto nella composizione delle liste, Tursi il secondo nei capilista. A quest’ultimo, da presidente dell’associazione Controcorrente, viene imputato inoltre di non essersi allineato completamente negli ultimi sei mesi alle direttive dei democrat. Sotto la lente di ingrandimento ci sarebbe il mancato sostegno per Franz Caruso alle ultime amministrative di Cosenza, accuse che il diretto interessato rispedisce ai mittenti. Nel mentre prosegue la presentazione della sua mozione sui territori: domani sarà a Roggiano per incontrare i circoli dell’Esaro.