Il rappresentante della Federazione bruzia spiega i motivi del gesto, liquida velocemente una domanda su Irto e cerca di tutelare la sua segreteria che Iacucci e Bevacqua chiedono di azzerare
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L’idea di un nuovo commissario non piace a nessuno, almeno ufficialmente. Il segretario autosospeso della Federazione provinciale del Pd di Cosenza, Vittorio Pecoraro, appare stanco e provato dall’ingovernabilità che regna sovrana tra i dem bruzi fin dagli albori del partito. «Bisogna cambiare tutto, non solo la segreteria» dice, aggiungendo un elemento di rottura ulteriore: «Sono interessato a restare segretario solo se libero di agire in autonomia».
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Poi si rivolge a Franco Iacucci e ad Enza Bruno Bossio, nomina Antonio Tursi e i dissidenti di Sfida Riformista. Insomma, stavolta di messaggi il giovane e bistrattato segretario ne ha mandati. Come quello (implicito) indirizzato a Nicola Irto, su cui ha risposto sinteticamente.
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