Continua il botta e risposta tra alcuni sostenitori di Zingaretti e il segretario provinciale dei democrat accusato di scarsa trasparenza nella gestione della fase congressuale
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Non accenna a placarsi la polemica tra i rappresentanti di Laburisti Dem con Zingaretti e il segretario provinciale del Pd di Catanzaro, Gianluca Cuda, accusato di scarsa trasparenza nella gestione delle convenzioni di circolo che hanno decretato comunque il successo del governatore del Lazio, candidato alla segreteria nazionale. Un botta e risposta che ora, dopo la replica di Cuda, che aveva bollato come fantasiose e strumentali le polemiche, fa registrare la controreplica di Maria Teresa D’Agostino e Patrizia Maiello.
«La descrizione di Cuda dei lavori della commissione congressuale - affermano in una le esponenti di Labdem - è del tutto inverosimile e confusa. L'evidente stanchezza per aver organizzato pessimamente i lavori congressuali lo portano a usare argomenti fasulli e insinuazioni inaccettabili. Già nei giorni scorsi tutti gli organi di stampa hanno rilevato che la commissione è stata spaccata sin dall'avvio per imposizioni burocratiche e arroganti sulla scelta del presidente e di procedure che non davano la possibilità di verifica collegiale della trasparenza del tesseramento. In maniera sprovveduta, Cuda istiga a presentare ancora altri ricorsi, dimenticando che ci siamo allontanati dalla commissione quando con arroganza si è preclusa la possibilità di esaminare ricorsi ricevuti che dettagliavano gravi violazioni nelle convenzioni di alcuni Circoli della provincia».
È questo l’incipit per le domande che D’Agostino e Maiello pongono a Cuda: «Perché sono stati stravolti i risultati delle convenzioni dei circoli alterando le percentuali dei diversi candidati a segretario nazionale? Perché non è stata ancora convocata la Convenzione provinciale, con evidente disprezzo per i delegati e i loro impegni di lavoro e di famiglia?».
Interrogativi che sicuramente sono destinati a perpetrare lo scontro che sta avvelenando la fase congressuale a Catanzaro.