Il Partito democratico che, oggi più che mai, vuole essere il traino delle forze progressiste e punto di riferimento per gli elettori che desiderano un futuro migliore ha il dovere di accettare tutte le sfide della modernità con un atteggiamento aperto e una visione chiara del Paese e della Calabria che vogliamo costruire. Comincia così il documento votato dall’Assemblea regionale del Partito democratico calabrese che a Villa San Giovanni questo pomeriggio si è riunito per discutere di Ponte, ma non solo, al fine di bloccare l’iter avviato dal governo, partendo proprio dai territori.

Misiani: «Ponte? Pura propaganda»

Per farlo i dem hanno portato in riva allo Stretto il responsabile nazionale della segreteria nazionale alle infrastrutture, il senatore Antonio Misiani.
«Il Decreto Legge proposto dal ministro Salvini, che rilancia un progetto vecchio di 12 anni – dice Misiani - è pura propaganda. Parliamo di un'opera che potrebbe arrivare a 15 miliardi di euro di costi senza che ci sia 1 euro stanziato a bilancio. Nel frattempo lo stesso governo di cui fa parte Salvini sta portando avanti un progetto di autonomia differenziata che allargherà ulteriormente le disuguaglianze del Paese penalizzando il mezzogiorno e la Calabria». 

Leggi anche

Misiani ricorda che il Governo Meloni sta tagliando del 25% le risorse per il reddito di cittadinanza che viene abolito penalizzando chi sta peggio in particolare nel Mezzogiorno e sta perdendo tempo preziosissimo sul Pnrr, con il pericolo di perdere soldi e credibilità in Europa: «Il Piano nazionale per la ripresa che invece è la vera grande speranza di rilancio economico sociale per il Mezzogiorno propaganda da una parte e purtroppo pesanti danni che rischiano di fare arretrare ulteriormente il mezzogiorno d'Italia e la Calabria. Questa è la politica del governo che denunciamo e che stiamo contrastando con forza in Parlamento e nel Paese».

Irto: «Progetto irrealizzabile»

Concetto ribadito anche dal segretario regionale Nicola Irto. «Intanto – esordisce il senatore - il tema è che non c'è nessun Ponte. Mi pare che il governo nazionale, con Salvini in testa, si stia mettendo su due grandi crinali uno dell'arroganza e l'altro della propaganda. Non c'è nessun Ponte. C'è una struttura amministrativa costruita per fare 9 milioni di euro di comunicazione. Non c'è un progetto di fattibilità vero. Il progetto che presenta il decreto Salvini è tecnicamente irrealizzabile. Lo deve sapere il Paese. Non c'è un progetto complessivo per il Mezzogiorno, per la Calabria e per la Sicilia».

Insomma, per il segretario regionale la priorità non è mettere in campo un'operazione di propaganda piuttosto, «dire in che modo investiamo su un'alta velocità vera in Calabria e in che modo riusciamo a mettere in sicurezza la Statale 106 Jonica che continua a essere la statale della morte. Ecco su tutto questo non c'entra questa grande operazione di propaganda che si lega strettamente a quello che è il cuore della volontà politica della Lega che è l'autonomia differenziata».

Leggi anche

La Segreteria politica regionale

Ma Irto ha scelto la platea dell’Assemblea anche per delineare i tratti distintivi della segreteria regionale che si poggia sulla novità che vuole fuori dall’organo chi ha avuto o ricopre tuttora incarichi istituzionali. Un messaggio politico di condivisione che vuole rafforzare il concetto di rigenerazione lanciato al momento della sua elezione.

Il segretario regionale ha quindi comunicato all’Assemblea regionale, la nomina per la segreteria regionale che risulta così composta: Maria Chiara Chiodo (Scuola, pari opportunità); Francesca Dorato (Transizione ecologica, sostenibilità); Marwa El Afia (Diritti e cittadinanza); Pasquale Mancuso (Aree interne); Salvatore Monaco (Enti Locali), Luigi Muraca (Giustizia e Legalità); Gino Murgi (Volontariato, Terzo settore); Paolo Pappaterra (Fondi europei, Pnrr); Giuseppe Peta (Organizzazione); Anna Pittelli (Welfare e lavoro); Damiano Silipo (Economia e sviluppo economico); Franca Sposato (Trasporti, infrastrutture); Teresa Esposito (di diritto nella qualità di coordinatrice Donne Democratiche). 

Partecipano alla Segreteria regionale anche il Tesoriere regionale e il segretario dei Giovani democratici. La delega alla Sanità è seguita, temporaneamente, dal segretario regionale. Ulteriori saranno assegnate successivamente.
Sono stati, altresì, istituiti i seguenti Dipartimenti: Cultura; Fondi europei e Pnrr; Giustizia e diritti; Giovani, istruzione, innovazione e lavoro; Politiche agricole; Politiche per la parità; Salute; Sviluppo economico, terzo settore, missione Pmi e Transizione ecologica, sostenibilità e infrastrutture. L’elenco dei componenti dei Dipartimenti sarà pubblicato sul sito internet www.pdcalabria.eu.