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Il Presidente della Regione Mario Oliverio, relativamente ai recenti incontri avuti con il Governo, ha fatto questa dichiarazione:
“L’iter per la definizione del Patto per la Calabria, alla luce del positivo confronto svolto nei giorni scorsi a Roma sia sul piano politico che dell’approfondimento tecnico, è in dirittura d’arrivo con un esito importante per la Calabria. La Regione Calabria avrà a disposizione un finanziamento per circa 1.198,7 milioni di euro che si integrano con 132 milioni di euro previsti per il Patto per la città metropolitana di Reggio Calabria. A questi saranno aggiunti i finanziamenti, in discussione nella cabina nazionale di regia, nella quale sono orgoglioso di rappresentare il Mezzogiorno, che saranno attribuiti per la Calabria ad ANAS e RFI. La Giunta regionale, sulla base dell’impostazione illustrata al Consiglio regionale, ha definito una proposta che è stata nazionalmente apprezzata e che riguarda sia obiettivi di carattere programmatici sia singoli interventi. Sul piano generale è stata ratificata la comune volontà di dare immediato seguito all’iter per la realizzazione della ZES a Gioia Tauro contestualmente alla immediata realizzazione del bacino di carenaggio e la predisposizione degli intervento per il porto internazionale di Gioia Tauro e per quelli commerciali di interesse nazionale (Corigliano, Crotone, Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Vibo Valentia); è stato esaminato il confronto con ANAS ed RFI con l’acquisizione dei programmi in corso di perfezionamento dei due enti e la decisione di costruire un apposito Accordo Quadro su “infrastrutture e rete ferroviaria” e nelle more, sul tema specifico dell’alta velocità, di procedere con la redazione congiunta con RFI dello studio di fattibilità degli interventi.Più nel merito si è convenuto su un programma organico denominato “Calabria sicura” con una previsione di un pacchetto di interventi organici nei settori del rischio idrogeologico, nella bonifica dei siti inquinati, nella depurazione, nel piano regionale dei rifiuti, nella depurazione, nelle reti idriche e nel rischio sismico. Si tratta del programma più importante concepito in Calabria in tema di sicurezza e valorizzazione ambientale del territorio. In direzione dello sviluppo vengono codificate nel Patto le misure per il monitoraggio e l’accelerazione della spesa per la realizzazione della banda larga, l’imprenditoria giovanile e l’agroalimentare industriale. In modo più specifico viene focalizzata una misura per la rapida attivazione del credito d’imposta con una integrazione di fondi all’interno del Patto. Nel settore dei servizi sono compresi interventi per il turismo, la cultura e lo sport oltre un programma sull’edilizia scolastica. Infine è stata programmata, prima della sottoscrizione del Patto, una verifica con i competenti Ministeri per rendere rapidamente operativi tutti i finanziamenti esistenti per gli ospedali e l’edilizia sanitaria.
Tutto il lavoro di questi mesi è stato improntato a due criteri fondamentali: la complementarietà degli interventi rispetto ai programmi in essere in Calabria e lo stato della progettazione connesso alla immediata movimentazione delle risorse. In ambedue le direzioni la Calabria ha formulato proposte e dato garanzie. Con un anno di faticoso lavoro la Giunta regionale ha portato a compimento l’approvazione del POR 2014-2020 con € 2.217 milioni di spesa prevista ed una previsione di bandi per un importo di circa € 800 milioni entro il 31 dicembre del 2016; l’approvazione del PSR con una previsione di spesa di € 1.103 milioni; la rimodulazione dei programmi CIPE per una previsione di spesa 2.217. Queste cifre con quelle previste nel Patto Calabria e con quelle derivanti dai contratti di programma di ANAS ed RFI costituiscono una dote finanziaria in grado di “Sbloccare la Calabria”. Era l’obiettivo che ci eravamo previsti all’inizio della legislatura. Ora si può aprire la fase due della Giunta regionale e della Calabria: quella del “fare, realizzare, spendere”. La Calabria delle competenze e della produttività, dell’ingegno e del lavoro ha l’occasione concreta e storica di passare dalla recriminazione alla realizzazione. Ed anche su questo la Giunta regionale ha illustrato al tavolo di confronto sul Patto per la Calabria la costituzione di un “nucleo di monitoraggio programmatico” per una verifica semestrale sullo stato di avanzamento delle opere e dei programmi di spesa della Calabria. Abbiamo posto paletti a noi stessi per potere pretendere dagli altri un’analoga attenzione ai processi di realizzazione. E’ da sottolineare infine un importante risultato, non misurabile in termini economici, ma strategico dal punto di vista generale. Non siamo più una regione canaglia. Nel confronto con gli organismi della Comunità europea, con il Governo nazionale e con i vari Ministeri, con i più importanti enti di Stato ci siamo guadagnati considerazione e rispetto per la serietà e la competenza delle nostre proposte, per il senso di responsabilità manifestato anche dinanzi alle difficoltà ed alle emergenze rappresentate dalla situazione oggettiva o dal Governo. Certo. Occorre fare di più. Occorre in particolare che la svolta impressa incida più in profondità ed in modo più esteso nel corpo grande e malato della Calabria; ma è anche il momento di misurarsi con le cose positive, di raccontare una Calabria che faticosamente cerca di uscire fuori dagli anni della subalternità e della inconcludente lamentela”.