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Le trattative con il governo sono frenetiche, così come sono sempre più frequenti le missioni romane del presidente della giunta. La settimana prossima si chiudono i lavori tecnici per la stesura di quelli relativi alle Regioni. Obiettivo: la firma prima di Natale. Ieri, a Palazzo Chigi - informa una nota -, la fase conclusiva con ben quattro Regioni: Molise, Abruzzo, Calabria, Campania.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti ha infatti presieduto altrettante riunioni politico-tecniche con i Governatori Paolo Frattura, Luciano D'Alfonso, Mario Oliverio e Vincenzo De Luca per stringere le intese sugli interventi prioritari da realizzare nei rispettivi territori allo scopo di contribuire al loro rilancio produttivo ed occupazionale. Mercoledì ulteriore passo di avvicinamento alla sottoscrizione: in calendario, incontri con i Presidenti Michele Emiliano (Puglia), Marcello Pittella (Basilicata) e Rosario Crocetta (Sicilia). Lunedì prossimo, 14 dicembre, con il presidente della Sardegna Francesco Pigliaru.
Sarà poi la volta degli incontri conclusivi con le otto Città Metropolitane. Con le antenne ben indirizzate sugli incontri, dunque, c’è anche palazzo San Giorgio. La città di Reggio Calabria, infatti, città metropolitana lo diventerà l’anno prossimo e spera, insieme al sindaco democrat Giuseppe Falcomatà, di poter beneficiare degli eventuali provvedimenti finalizzati allo sviluppo dei nuovi Enti. Il bersaniano Oliverio e il renziano (assai legato a Delrio) Falcomatà uniti dallo stesso destino: il rapporto con Roma e con il governo, che sarà poi necessario anche per una gestione ottimale dei fondi comunitari.
Su questi temi, così come su quello della rinegoziazione del piano di rientro dal debito nella sanità e l’eventuale fine del commissariamento, si potrebbe provare a superare l’antica divisione congressuale. Una traccia venuta fuori anche dall’ultima assemblea regionale del Pd e che pare essere benedetta anche da Marco Minniti. Una nuova prova di unità che potrebbe servire ad Oliverio e agli amministratori democrat di gestire al meglio la cosa pubblica nella pur difficile congiuntura, ma anche ad affrontare i prossimi appuntamenti elettorali. A partire da quello di Cosenza che pare essere quello più delicato per il partito.
Il segretario Magorno ha appena insediato la Commissione che dovrebbe accompagnare il partito nella scelta del candidato sindaco, ma il lavoro da fare è ancora tanto. Soprattutto se si dovesse puntare ad un candidato unitario ed evitare le primarie per non rischiare di riaprire gli scontri interni che continuano a covare sotto la cenere. Sotto osservazione, in particolare, è l’ex assessore regionale Carlo Guccione, già pronto a correre ad eventuali primarie. Una posizione che, se mantenuta, potrebbe definitivamente spazzare via ogni ipotesi di soluzione unitaria. A meno che, e al momento pare assai difficile, l’intera federazione cosentina decida di puntare sul consigliere regionale.
Riccardo Tripepi