È stato il presidente Stefano Bonaccini a leggere i loro nomi a margine dell’assemblea. Adesso viene il difficile cioè provare un cammino unitario del Pd anche in Calabria
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Sono l’ex deputata Enza Bruno Bossio, la leader delle “Sardine” Jasmine Cristallo, la presidente della Federazione provinciale di Cosenza, Maria Locanto e il consigliere regionale Raffaele Mammoliti i calabresi eletti nella direzione nazionale del Pd. Oltre agli eletti entra nella direzione come membro di diritto il senatore Nicola Irto
È stato lo stesso Stefano Bonaccini a leggere i loro nomi a margine dell’assemblea che si sta svolgendo a Roma e che ha posto la parola fine alla lunga fase congressuale del partito. Alla "Nuvola" di Fuksas, all’Eur, i circa mille delegati (705 in presenza e 221 in collegamento) hanno proclamato Elly Schlein nuova segretaria del Pd ed eletto Stefano Bonaccini presidente del partito (con un voto contrario e due astenuti).
La deputata Chiara Gribaudo e la presidente del Consiglio regionale pugliese Loredana Capone sono le nuove vicepresidenti del Pd, il senatore Michele Fina tesoriere. Il sì è arrivato all'unanimità. Nei giorni scorsi Schlein aveva offerto a Bonaccini la presidenza, chiudendo così una trattativa più lunga del previsto, almeno a leggere le dichiarazioni dei due alla vigilia.
Il via libera al governatore dell'Emilia-Romagna ha reso più facile il percorso verso il coinvolgimento diretto dei sostenitori di Bonaccini nella segreteria, come chiesto dalla neo segretaria, che mira sì a dettare la linea, ma con una gestione unitaria, che coinvolga anche le altre anime del partito. Da qui il via libera alla Bruno Bossio che in una prima fase aveva sostenuto la De Michelis per poi convergere su Bonaccini. Aveva scelto sin dall’inizio, invece, il governatore dell’Emilia Romagna il consigliere Mammoliti mentre la Cristallo e la Locanto sono state entrambe fra le poche in Calabria a sostenere la Schlein.
La composizione della direzione, ovviamente lato calabrese, rispecchia appieno l’andamento delle primarie a queste latitudini, una delle poche regioni in cui Bonaccini ha prevalso potendo contare sul sostegno di tutto il gruppo dirigente locale. Nonostante questo la Schlein ha tenuto bene e quindi la scelta dei membri della direzione è abbastanza fedele al risultato finale.
Adesso viene il difficile cioè provare un cammino unitario del Pd anche in Calabria seguendo le quattro direttrici che la stessa segretaria ha indicato ieri: lavoro, immigrazione, politica estera e opposizione dura al Governo Meloni e quindi anche a quello di Roberto Occhiuto che ne è l’emanazione territoriale.