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E' partito da Crotone, nella tarda mattinata di oggi, il tour calabrese di Roberto Speranza di Liberi e Uguali. Le altre tappe saranno a Catanzaro e Gioiosa Jonica nel pomeriggio; salta l'incontro a Bovalino. Nel capoluogo pitagorico è stato accolto dai candidati Nico Stumpo, Franco Parise, Roberta Nicoletta e Lucia Durante; presenti tra il pubblico, tra i vari, l'assessore regionale all'Ambiente Antonella Rizzo, la consigliera di parità Tonia Stumpo e altri rappresentanti politici e sindacali, oltre ai sostenitori di LeU. A Crotone è il secondo incontro in campagna elettorale con rappresentanti di spicco del partito di Pietro Grasso, infatti precedentemente è toccato al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, dare il sostegno.
Roberto Speranza ha illustrato le proposte che Liberi e Uguali ha messo in campo, qualora vincesse la tornata elettorale del 4 marzo prossimo. Per il Sud bisogna«ripartire dagli investimenti – ha dichiarato – c'è anche la clausola Ciampi, ovvero il 45% dei soldi che lo Stato spende in investimenti pubblici, devono essere spesi al Sud. Questa è la nostra bandiera e la nostra proposta; il Sud ha bisogno di un nuovo investimento, in questi anni ci si è dimenticati del Mezzogiorno, e con Liberi e Uguali e Pietro Grasso – che tra l'altro è un uomo del Sud – possiamo rimetterlo al centro». «La Calabria deve ripartire – ha affermato Speranza – deve rialzare la testa, LeU ha un'agenda che riparte dal disagio, dagli ultimi dal lavoro e dalle infrastrutture».
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In merito allo scenario nazionale, Speranza ha dichiarato che: «Berlusconi mi pare stia lavorando ad un governo con Renzi. Ogni voto che si da al Partito Democratico e a Emma Bonino è un voto per il governo Renzi-Berlusconi, l'unico voto che può scardinarlo e può aprire una prospettiva progressista in questo Paese, è il voto a Liberi e Uguali. Noi ci misuriamo con questo. Berlusconi torna ancora con le sue promesse e le sue illusioni; ero rappresentante d'istituto al liceo scientifico della mia città e Berlusconi era già Presidente del Consiglio, oggi ritorna con le stesse proposte e le stesse idee». «Ho rispetto per Prodi – conclude Roberto Speranza – non condivido quello che dice, avrei voluto sentirlo quando si toglievano i diritti ai lavoratori, quando si faceva la riforma della scuola. Io ho molto rispetto, ma rivendico con orgoglio le mie idee e le scelte che abbiamo fatto».