«Ancora un nulla di fatto da parte del consiglio regionale sulla legge sulla parità di genere. Qualche assenza significativa, qualche bizantinismo di troppo hanno per l'ennesima volta impedito che tale norma autenticamente democratica, venisse introdotta e diventasse legge regionale per le prossime elezioni regionali». Così in una nota il segretario provinciale Pd di Catanzaro Gianluca Cuda.

«Tale difficoltà legislativa a promulgare la legge sulla parità di genere non può non essere letta come un ulteriore inciampo della maggioranza in consiglio regionale. Dagli iscritti Pd, dai militanti democratici, ma soprattutto da quel popolo delle primarie che domenica 3 marzo è tornato ad affollare i gazebo e i seggi allestiti nei comuni e nelle piazze calabresi, si chiede con forza ed insistenza un supplemento di serietà e di cambiamento a questo modo di fare francamente ingiustificabile. Giorno 25 marzo – continua Cuda - il consiglio regionale sarà riconvocato per varare la legge sulla parità di genere. Il nuovo corso del Pd, inaugurato a livello nazionale con l'elezione di Nicola Zingaretti, avrà modo anche qui in Calabria e nella maggioranza in consiglio regionale ad essere messo alla prova se è della partita e da che parte ha deciso di stare. È arrivato il tempo della chiarezza e della responsabilità - conclude - senza ambiguità e targiversamenti che tanto danno hanno fatto alla Calabria e ai calabresi. Noi restiamo in ogni caso vigili e in attesa e sapremo attentamente giudicare».