«È davvero paradossale che chi a Paola, pur detenendo la rappresentanza legale del Partito, non ha fatto votare Pd oggi invochi il rinnovamento del gruppo dirigente calabrese». È quanto afferma Pino Falbo, consigliere comunale di Paola e componente Direzione Regionale PD Calabria. «È notorio che gli 831 voti alla Camera e gli 811 voti al Senato non hanno nulla a che fare con il circolo del partito locale. La difficile campagna elettorale a favore del Pd nella città di Paola è stata esclusivamente svolta da chi nonostante in netto dissenso con la dirigenza del PD locale ha scelto comunque di sostenere la lista ed i suoi relativi candidati. A Paola il Pd ha perso completamente i connotati di organizzazione politica per diventare un vero e proprio club chiuso, personalizzato e fidelizzato a Graziano di Natale. Altro che caminetti o “coinvolgimento di quanti fino ad oggi sono rimasti ai margini”! Le dichiarazioni di ieri di Graziano di Natale sono la prova ampiamente dimostrata che anche a Paola il massimo rappresentante istituzionale del Pd locale abbia fatto di tutto prima per far perdere il Pd e poi, con tanta faccia tosta, dopo il voto interpretare il ruolo del rinnovatore. È ovvio – conclude - che, se i dirigenti regionali e provinciali non avranno la forza e la volontà di fare chiarezza su queste vicende, non ci potrà essere più futuro per il Pd».