VIDEO | Filella esprime fiducia nei confronti delle scelte operate sul fronte finanziario per salvare l’ente dal default e replica alle critiche dei consiglieri dell'opposizione: «Hanno scelto la strada del "no" a prescindere»
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La situazione finanziaria del Comune continua a tenere banco a Paola, dove a inizio settimana è stato votato, a maggioranza, il piano di riequilibrio finanziario dell’ente che - stanti i dati presentati in aula - si trova a dover far quadrare conti che, per oltre 12milioni di euro, continuano a non tornare.
Se per l’opposizione questo stato di cose è soltanto il preludio di un nuovo dissesto, che per la città del Santo sarebbe il terzo in meno di trent’anni, per l’altra parte della barricata consiliare, quello che adesso sarà portato al vaglio degli organi di controllo, è l’unico stratagemma per evitare la dichiarazione di default del Comune, un programma di rientro che per i prossimi 15 anni condizionerà la vita amministrativa della comunità affacciata sul Tirreno cosentino.
Confidando nella bontà della scelta operata nel corso dell’ultima assise, l’assessore al Bilancio Pasquale Filella, oltre a rintuzzare gli attacchi della controparte consiliare, ha spiegato le ragioni per cui si è tentato di scongiurare il dissesto in ogni modo.
«Purtroppo Paola sconta una situazione di problematiche relativamente alle masse passive - ha detto il delegato dell’esecutivo - una criticità finanziaria che va avanti da un po’ di anni. Si è deciso dunque di ricorrere a questa misura di predissesto e di recovery, che prevede una fase di rientro in 15 anni, è stata una scelta molto combattuta, anche sofferta, per alcuni versi sarebbe stato più semplice scegliere la strada del default, ma crediamo che Paola è una città che merita comunque di essere amministrata con grande senso di responsabilità, con una classe dirigente adeguata. Ovviamente la misura sarà poi sottoposta agli organi del ministero dell'Interno e della Corte dei conti, confidando che in tal modo si possa evitare il terzo dissesto che questa città potrebbe subire nell'arco di trent'anni».
Dopo un periodo di incertezza, caratterizzato da qualche abbandono e diverse assenze durante le sedute in aula, il sindaco Politano ha ritrovato accanto a sé l’intera maggioranza, determinata a dar seguito alla fase di risanamento promessa in campagna elettorale.
«Il Consiglio comunale ha ritrovato la compattezza della maggioranza - ha rimarcato Filella - sui 10 voti a disposizione. Ha visto dei voti contrari di parte della minoranza che, per dire la verità, hanno espresso la mancata valutazione, anche di natura tecnica. Credo che sia stata più una scelta solo ed esclusivamente di natura strumentale e politica, perché comunque non si è dato modo, non è stata fatta nessuna proposta di modifica al piano, e chi ha votato no, la gente sa che ha scelto la strada del dissesto perché l'alternativa sarebbe stata quella di dichiarare direttamente un dissesto. C'è una bella differenza rispetto a quello che abbiamo fatto noi, non lo so come andrà a finire. Sicuramente si è cercato di evitarlo anche per dare respiro all'economia paolana, a tutti i cittadini, a tutte le persone che da tanti anni aspettano di vedere giuste spettanze. La complicazione è nata dal fatto, secondo me, che sono state fatte valutazioni errate nel passato e sembra molto strano l’atteggiamento della minoranza, che in modo diretto e indiretto, nel corso degli anni, in ognuno dei suoi componenti, ha avuto responsabilità di governo in questa città. Proprio loro, invece di spiegare, di indicare quali sono state le motivazioni che hanno portato a questa grande massa debitoria, hanno scelto invece la strada del “no” a prescindere».
«Speriamo e ci auguriamo - ha concluso l’assessore - che possa essere questo l'inizio di una fase di risanamento delle casse comunali, perché ce n'è bisogno non solo per quanto riguarda l'ente comune, ma anche per quanto riguarda la città che, ricordiamo, è comunque un punto di riferimento forte per il Tirreno cosentino e per l'intera Calabria. Infatti, è famosa in tutto il mondo, ed ha necessità e bisogno di avere una guida forte e autorevole, soprattutto rispetto ai grandi investimenti che da qui a breve partiranno, e mi riferisco al porto, mi riferisco ai tanti finanziamenti del Pnrr che sono già avviati e partiti».