Ieri l'annuncio in una nota pubblica che potrebbe rappresentare un preciso messaggio per l'attuale governatore della Calabria, Mario Oliverio
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Graziano di Natale, consigliere provinciale in forza al Pd e presidente del consiglio comunale di Paola, non è mai stato troppo clemente con il suo partito. A un certo punto della storia, quando sembrava dover prendere un'altra strada, ha dato vita ad "Aria Nuova", un movimento interno al Partito Democratico in quel preciso momento storico i rotta di collisione contro l'asse piddino retto da Ernesto Magorno, Enza Bruno Bossio e Luigi Guglielmelli.
I rapporti si erano inaspriti quando nel fatidico tour politico di Matteo Renzi in Calabria, all'epoca del suo mandato da presidente del Consiglio dei Ministri, Di Natale arrivò a bordo della sua auto blindata al Santuario di San Francesco Di Paola, dove si svolse l'evento, lasciando con un palmo di naso i suoi compagni di partito scalpitanti.
Il no alle elezioni politiche del marzo scorso
Alla fine le cose andarono diversamente. Magorno e Bruno Bossio furono bloccati alle liste di Senato e Camera e Di Natale risultò fuori dai giochi, ma negli ambienti si sussurrò che più di una esclusione da parte dei vertici, si trattò di un rifiuto del paolano di occupare posizioni certamente sfavorevoli.
Il lavoro sottobanco per le elezioni regionali
Una giusta intuizione che lo ha tenuto fuori dalle polemiche e dalla schiacciante sconfitta elettorale del Pd del marzo scorso, che gli ha concesso di mantenere la lucidità necessaria per prepararsi alle elezioni regionali che si terranno l'anno prossimo.
La sua vicinanza a Beppe Fioroni, Ministro della Pubblica Istruzione la dice lunga sulle aspirazioni del giovane avvocato. Un legame indissolubile il loro che ha rinsaldato più volte la fede piddina nonostante lo sfascio mediatico. Ma Graziano Di Natale, 44 anni e un suocero come Mario Pirillo, mister 108mila voti alle europee del 2009, non si accontenta, vuole di più e punta a Marco Minniti, un pezzo di storia di questo Paese, oggi uomo di punta del Partito Democratico.
L'annuncio pubblico di complicità con Minniti
I rumors si inseguivano da tempo e ieri le voci sono diventate certezze grazie a un inaspettato comunicato. «Ho avuto il piacere di confrontarmi, ieri a Roma, con Marco Minniti al quale ho dato la mia disponibilità per percorrere insieme questa esperienza congressuale con la consapevolezza che occorre dare alla società civile, agli amministratori, ai giovani una speranza di cambiamento», dice Di Natale facendo riferimento al nuovo percorso intrapreso in questi giorni dal Partito Democratico.
«Abbiamo quindi condiviso la necessità di dare priorità ai temi della sicurezza e del rinnovamento quali elementi fondanti di un nuovo percorso - continua -. Insieme si è concordato di programmare una giornata dedicata ai giovani calabresi per discutere con loro della necessità di un impegno comune per cercare di cambiare le cose.” Che in altre parole, significa appoggio reciproco per i prossimi eventi elettorali. Il linguaggio della politica oggi è facilmente interpretabile.
Un malcelato messaggio a Oliverio?
Che ne sarà, dunque, del carrozzone politico che sostiene l'attuale presidente della Regione Calabria Mario Oliverio? Sarà ancora lui il candidato presidente del Partito Democratico delle elezioni regionali 2019 o questo annuncio apre a nuovi scenari?