Il Comune di Palmi si dota di uno Sportello che offrirà assistenza gratuita alle famiglie che vogliono dare amore ai bambini attraverso forme di affido o adozione. L’iniziativa è dell’assessorato alle Politiche sociali, guidato da Eliana Ciappina, che, per la gestione del servizio, ha coinvolto a titolo gratuito i referenti regionali dell’associazione “M’ama”, Marco Dato e Rossana Villari.


«Ci siamo accorti – sostiene l’assessore – che sono veramente tante le difficoltà che devono affrontare le coppie, quando cercano informazioni a proposito di un percorso lungo e tortuoso che sono intenzionati a intraprendere. Voi vogliamo come prima cosa creare un punto di riferimento istituzionale per loro, che dalla conoscenza delle norme possa portarli, anche attraverso i nostri uffici, fino alla maturazione di una volontà che avrà necessità anche di sostegno psicologico e organizzativo».

Il servizio, a titolo gratuito, lega quindi attraverso una convenzione – per un periodo di un anno, ma il tempo di vigenza si può prolungare – l’ente e un sodalizio rappresentato da una coppia di sposi che conosce la materia, per essere essa stessa una famiglia che da 11 anni vive la gioia dell’affido e dell’adozione di ben 4 figli. «La prima cosa che vogliamo fare – sostiene Rossana Villari – è quella di far vivere nel modo più sereno possibile le famiglie, che vivono nell’ansia dovuta ad una burocrazia spesse volte lenta e priva di risorse. Vi sono tempi giustamente lunghi in queste procedure così delicate, ed aiuta sapere che si ha al proprio fianco personale che facilita le relazioni».
Tanto più importante questo servizio, perché la Regione Calabria ne è sprovvista, dopo 6 anni che funzionava, grazie ad una convenzione che gli attuali amministratori – dicono gli addetti ai lavori - hanno reso inoperosa non rinnovando i rapporti lavorativi col personale esterno che veniva chiamato in precedenza, in una materia dove spesse volte è fondamentale anche la conoscenza delle norme internazionali.

Lo Sportello, viste le attuali restrizioni dovute alla pandemia, in questa prima fase diventerà un front office a cui è possibile accedere telefonicamente o via skype, iniziando un affiancamento che i volontari e il Comune provvederanno a rendere concreto attraverso piani di consulenza e instradamento verso le istituzioni preposte a curare gli affidi e le adozioni.