La delegazione democrat viene accolta all’ultimo piano della sede dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza dal direttore generale Vitaliano De Salazar e dai titolari dei diversi dipartimenti in cui l’ente si articola. Il capogruppo Pd in consiglio regionale Mimmo Bevacqua varca la soglia degli uffici insieme al vicepresidente Pd a Palazzo Campanella Franco Iacucci, alla locale presidente del partito Maria Locanto, al presidente del Consiglio comunale di Palazzo dei Bruzi Giuseppe Mazzuca. Con un obiettivo comune, aprire una costruttiva interlocuzione con i vertici dell’Annunziata per venire a capo delle molteplici criticità segnalate dall’utenza. Il sovraffollamento del pronto soccorso e la carenza di posti letto i punti cardine della discussione.

La politica del doppio binario

Il Partito Democratico inaugura così la politica del doppio binario, quello dello scontro, con il sit-in di protesta promosso lo scorso 2 settembre dal circolo del capoluogo e guidato dal dirigente nazionale Carlo Guccione, e quello del dialogo, di cui Bevacqua e Iacucci sono i maggiori fautori.

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Nessun equivoco però: alimentare il confronto non significa tendere la mano all’attuale fase amministrativa, nei cui riguardi rimane una posizione di profondo biasimo, soprattutto rispetto alla gestione commissariale: «Roberto Occhiuto la deve smettere di fare annunci – dice Bevacqua al nostro network – e prendere atto che la sanità così non va bene e che si sta privilegiando il privato, rinunciando a valorizzare le risorse umane presenti nel servizio pubblico. Ma un argomento di così fondamentale interesse per i cittadini non deve essere oggetto di strumentalizzazioni. Perché il rischio è quello di aggravare ulteriormente le fragilità e di fomentare la sfiducia». Anche Iacucci lo ribadisce: «Essere disponibili al dialogo e disponibili a dare una mano a risolvere i problemi non significa essere teneri. Noi, al contrario, saremo molto rigorosi».

Assenze pesanti

Di sanità si parlerà anche nella giornata inaugurale della Festa dell’Unità Pd di Cosenza in calendario a partire da domani 12 settembre. Ma né Iacucci, né Bevacqua saranno presenti. Viene così ulteriormente allo scoperto una frattura, o perlomeno, una diversità di vedute in seno al partito già emersa proprio in concomitanza con l’organizzazione del sit-in «al quale – afferma Iacucci – in considerazione della carica istituzionale ricoperta, non posso essere invitato con un sms, senza conoscere che tipo di rivendicazioni si vogliono avanzare. Anche l’organizzazione della Festa dell’Unità richiede un confronto. Chi legge il programma capisce bene la linea che questa iniziativa persegue. Credo si tratti di un limite perché il Pd è un partito plurale e bisogna dare voce a tutte le sensibilità presenti al suo interno». 

Auguri di buon lavoro

Da Mimmo Bevacqua agli organizzatori dell'appuntamento viene rivolto l'augurio di buon lavoro con l'auspicio «che questo momento possa riaprire una interlocuzione con la città ed i cittadini. Dobbiamo stare di più in mezzo alla gente, senza supponenza ed arroganza ma con maggiore disponibilità all'ascolto».