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“Le notizie diffuse dalla Cgia (associazione delle Piccole imprese) di Mestre circa le decisioni assunte dalle diverse regioni italiane - afferma Fausto Orsomarso - sull'applicazione delle aliquote dell'Irpef per l'anno di imposta 2015, evidenziano la posizione della Calabria e del Molise, che, a differenza dell'anno scorso, nel 2015 non hanno applicato la maggiorazione dello 0,3% prevista per legge per le regioni che sono sottoposte ai piani di rientro a causa del deficit sanitario. É una importante notizia per i contribuenti calabresi che nel 2016 pagheranno meno tasse in controtendenza con il dato nazionale che fa registrare un aumento del imposizione fiscale.
Lo studio della CGIA di Mestre non specifica il perché la Regione ha deciso di non continuare ad applicare la maggiorazione del 0,3% anche per il 2015, limitandosi a comunicare il dato così come per il Molise! Ad un lettore poco attento che non conosce bene le dinamiche economico-tributarie regionali, la notizia appare come il frutto di una volontà politica, il risultato di interventi mirati e programmati da Oliverio e dalla sua maggioranza sul finire del 2014 che hanno dato una inversione di rotta alla gestione della sanità tanto da consentire di mettere i conti a posto creando così le premesse per ciò che la legge prevede!
Infatti, la possibilità di non applicare per le regioni che sono sottoposte ai piani di rientro a causa del deficit sanitario é ammessa dalla legge solo nel caso in cui il deficit sia rientrato così come è avvenuto nella Regione Calabria dove nel 2014 si è attestato a 30 meuro ampiamente coperto dal normale gettito fiscale (115 meuro) versato ogni anno dai contribuenti calabresi. Orbene é necessario affermare senza temi di smentita che tale misura è stata adottata solo perché la precedente amministrazione Scopelliti ha sanato il deficit di bilancio del settore sanitario calabrese con il contributo e il sacrificio dei calabresi che hanno dovuto accompagnare un piano di rientro che con tournover bloccato e riorganizzazione ospedaliera e territoriale ha creato non poche criticità per i cittadini rispetto alle quali si è spesso speculato politicamente senza analizzare con serenità che era un percorso obbligato per riorganizzare i conti, abbassare le nostre tasse e poter rilanciare gli investimenti in sanità che solo gli stolti non vorrebbero normale anche nella nostra regione.
Comprendiamo la soddisfazione espressa per la "virtuosità" della Calabria da parte della maggioranza di governo regionale -conclude il consigliere regionale - e ci uniamo per salutare positivamente questo risultato ricordando che nel 2010 in occasione di un incontro presso l'UNICAL di Cosenza era stato fissato l'obiettivo di diminuire l'imposizione fiscale gravante sui cittadini calabresi per,il deficit sanitario entro il quinquennio della legislatura. Risultato ottenuto con un anno di anticipo e che sicuramente vedrà, ci auguriamo anche la cancellazione delle altre maggiorazioni fiscali".