«La persistente inagibilità della galleria di Santomarco, chiusa dallo scorso mese di dicembre a seguito dell'ormai noto incidente ferroviario, debba entrare a pieno titolo nell'agenda politica del territorio». Lo afferma in una nota Anna Laura Orrico, neodeputata del Movimento 5 stelle per il collegio uninominale di Cosenza che interviene sulla vicenda di cui si occupa anche il deputato del M5s eletto nell'uninominale del collegio Castrovillari-Paola, Massimo Carmelo Misiti.

 

 

 

«Nel pieno rispetto del lavoro della magistratura - prosegue Orrico - che valuterà eventuali responsabilità, tocca alle istituzioni dialogare per venire incontro alle esigenze dei cittadini e tentare così di salvaguardare dall'isolamento ferroviario l'intera area urbana cosentina. Purtroppo, dell'importanza nodale dell'infrastruttura e della sua mancata fruibilità se ne stanno accorgendo cosentini e non, impossibilitati dal raggiungere su strada ferrata lo snodo di Paola e viceversa, con mezzi sostitutivi spesso non rispondenti alle necessità dell'utenza. Pendolari per lavoro e per studio, professionisti e imprenditori, turisti, incontrano, infatti, non poche e giornaliere difficoltà per raggiungere e per ripartire dal capoluogo di provincia riversando di contro un flusso veicolare spropositato sulla statale 107».

 

«Per tutte queste ragioni - sostiene ancora la parlamentare - ci si augura che le autorità competenti facciano un significativo sforzo nel prevedere un calendario sostenibile di risoluzione della problematica, in vista, soprattutto, dell'arrivo delle stagioni a vocazione turistica. Durante tutta la recente campagna elettorale, come Movimento 5 stelle, non si è fatto altro che sottolineare come sia necessario fare rete fra attori istituzionali, nonché tutelare lo stato di salute, implementandolo, di settori quali le infrastrutture, i trasporti, il turismo della nostra regione. Ecco perché ristabilire prontamente il regolare servizio della tratta ferroviaria in questione non solo costituisce il ripristino del diritto alla mobilità dei cittadini, quanto rappresenta la base da cui ripartire per mettere in atto pratiche virtuose di rilancio del territorio». Secondo Misiti, «la magistratura ha i suoi tempi e vanno rispettati. La mia - sottolinea - vuole essere solo un'esortazione a tutti gli attori interessati in questa vicenda a tener presente che ci sono persone che conducono le loro vite strettamente legate alla mobilità ferroviaria e che hanno bisogno di poter tornare ad usufruire al più presto della tratta ferroviaria».