L’ex consigliere regionale sulla decisione del gup di Catanzaro: «Evidentemente non sono bastati tre gradi di giudizio». Tra i reati contestati, corruzione elettorale e voto di scambio
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Orlandino Greco, ex consigliere regionale, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione elettorale e voto di scambio, andrà a processo: «Non sono bastati tre gradi di giudizio cautelari: il gip prima, il tribunale della libertà poi e infine la suprema corte di cassazione, che hanno sancito la mia totale estraneità all’ipotesi di reato contestata, per far adottare al gup l’unico provvedimento che avrebbe potuto adottare: una sentenza di non doversi procedere», fa presente in una nota stampa.
«Rimane l’amarezza – aggiunge - di chi pur sereno per la condotta istituzionale e politica adottata negli anni è costretto ad assistere ad un disinvolto appiattimento sulle velleità di richiesta dell’ufficio di procura.
Sono certo – conclude - che il tribunale di Cosenza, che dal 6 ottobre giudicherà le medesime condotte già positivamente giudicate dai collegi che lo hanno preceduto, non potrà che suggellare la totale assenza di gravità indiziaria per i fatti per i quali sono imputato restituendomi la serenità e la giusta dignità».