A piazza Santi Apostoli la manifestazione delle opposizioni contro autonomia e premierato. In piazza tante bandiere Tricolore e dei partiti promotori, Pd, M5S, Avs insieme a Più Europa. Tante anche le sigle che hanno aderito, da Cgil ad Anpi. “Unità, unità” è il coro scandito mentre sul palco si avvicendano i leader del centrosinistra.

«Oggi in Senato è passato il premierato, la sedicente patriota pur di portare avanti la sua riforma spacca l’Italia perché stanno forzando per portare avanti l’autonomia - dice Elly Schlein arrivando a Santi Apostoli - È importante essere, come forze di opposizione, realtà politiche, sociali e associative, tanti cittadini insieme per impedire di stravolgere la nostra Costituzione. Li fermeremo insieme, li dobbiamo fermare».

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Quella a Santi Apostoli «è una bellissima piazza - sottolinea la leader dem - tanta partecipazione, convocata in pochi giorni. La bellezza di vedere tante bandiere diverse tutte insieme unite per difendere la Costituzione e l'unità nazionale». «Abbiamo invitato tutti - spiega - rispettiamo le scelte di ciascuno, io penso che sia stato importante dare questo segnale: per la prima volta abbiamo convocato insieme una manifestazione unitaria e c’è sempre tempo per allargare quando gli obiettivi sono comuni».

E ancora: «Una piazza meravigliosa, stupenda. Voglio dire grazie a tutte e tutti voi, ringraziare M5S, Avs, +Europa per aver sentito l'esigenza di una piazza unitaria. È l'unità che ci dà la forza di essere qui insieme: non permetteremo a questa destra di stravolgere la Costituzione. Siamo qui tutti insieme - dice Schlein - perché siamo tutti anti fascisti».

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Anche Giuseppe Conte, arrivando a Santi Apostoli a piedi con Leonardo Donno e tutto il gruppo M5S, scandisce: «Non saranno calci e pugni che ci fermeranno, contro l’autonomia che spacca l’Italia e il premierato la nostra risposta è forte e unitaria: non passeranno». E ancora: «Sono rimasto sconcertato da un presidente del Consiglio che non ha fatto nessuna condanna dell’aggressione in aula e ha parlato invece di provocazione» mentre «questa piazza è la migliore risposta all’arroganza, alla prepotenza e alla violenza. Noi siamo la riposta. La settimana scorsa si è consumato uno spettacolo indegno di una democrazia. Quella non è stata una rissa ma un pestaggio di parlamentari di maggioranza contro il nostro Donno».