L'ex presidente della Regione: «Ciò di cui ha bisogno la sinistra per riaffermare la sua funzione, ricostruire un tessuto unitario e riconquistare la fiducia necessaria per sconfiggere la destra sovranista e populista»
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«Mimmo Lucano è una persona semplice, umile, onesta. Un sindaco di un piccolo Comune calabrese che ha dimostrato che al fenomeno della immigrazione può essere data risposta con un virtuoso programma di accoglienza. Un uomo di sinistra che con l’esperienza di Riace ha dimostrato che essere di sinistra ha un senso. Eccome ha un senso!». È questo l’incipit di una lettera aperta dell’ex presidente della giunta regionale, Mario Oliverio che si traduce in un endorsement per Lucano. I rapporti fra i due sono antichi e sono stati ultimamente cementati anche dalle loro vicende giudiziarie che li hanno colpiti.
«I valori di giustizia, libertà, umanità sono la risposta migliore, civile e umana - scrive Oliverio - alle drammatiche contraddizioni che vive il Pianeta. In questo mondo massacrato da guerre, giganteschi squilibri e diseguaglianze, fame e miseria che producono esodi biblici dal sud del mondo, un piccolo borgo della Calabria ha aperto le sue porte e dato accoglienza a uomini, donne, bambini approdati sulle nostre coste. È stata riportata la vita in uno dei tanti borghi svuotati dall’abbandono. Tutto questo mentre governanti miopi, piegati dagli egoismi dell’opulenza, predicano terrore, finanziano lager all’estero in violazione dei più elementari diritti umani, alimentano paure e praticano irresponsabili quanto propagandistiche chiusure dei porti, dei confini e delle coste. Golia contro Davide!».
Ma oltre a quelli che dovrebbero essere i valori che contraddistinguono la sinistra, dicevamo delle vicende giudiziarie che Oliverio cita senza infingimenti. «Il prezzo pagato da Mimmo Lucano – prosegue infatti Oliverio – è stato alto, ma lui forte della sua integrità e dei suoi valori non ha mai mollato. Anche di fronte ad una colossale ingiustizia come la clamorosa condanna a 13 anni e 2 mesi di reclusione inflittagli dal tribunale di primo grado, non si è piegato. La Giustizia è arrivata. Ci sono voluti anni. Al secondo grado di giudizio è emersa una inquietante manipolazione ed ha trionfato quella verità che tutti conoscevano. Solo la destra animata da pregiudizio, con in testa Salvini, faceva cinicamente finta di non conoscerla per evidenti fini strumentali. La lista Sinistra Verdi Reti Civiche ha avuto la sensibilità e l’intelligenza di candidare Mimmo Lucano e Ilaria Salis da indipendenti. Di ciò bisogna dare atto a Fratoianni e Bonelli. Mimmo Lucano e Ilaria Salis nel Parlamento Europeo sono un segnale importante, una spinta per un cambio di rotta dell’Europa. Per affermare un nuovo consapevole umanesimo».
«La sinistra, l’intera sinistra europea, e le forze davvero progressiste hanno interesse ad avere le voci di Mimmo Lucano e di Ilaria Salis nel Parlamento Europeo. Ilaria deve tornare libera in una Europa che deve assumere il rispetto dei diritti della persona come principio basilare di civiltà giuridica, vincolante per il patto di adesione all’UE. Conoscendo Mimmo Lucano – prosegue Oliverio – sono sicuro che si spenderà con coerenza per affermare le sue idee e lo farà con i piedi saldamente ancorati alla sua Riace della quale il 10 Giugno tornerà ad essere sindaco (Lucano è anche candidato sindaco nella sua Riace, ndr). Lo farà senza mai scostarsi dalla realtà e dal mondo degli ultimi. Proprio ciò di cui ha bisogno la sinistra per riaffermare la sua funzione, ricostruire un tessuto unitario e riconquistare la fiducia necessaria per bloccare e sconfiggere questa pericolosa destra sovranista e populista. Per una Europa Accogliente, Solidale, Democratica. L’ Europa dei Popoli, culla di civiltà e di libertà».