Arrivano le prime reazioni degli esponenti politici dopo la decisione della Cassazione che ha revocato l’obbligo di dimora al governatore Oliverio. Tra i primi a esprimersi la coordinatrice regionale di Forza Italia, Jole Santelli: «Non abbiamo mai speso una parola fuori luogo sul provvedimento cautelare che riguardava Oliverio. Oggi, da garantisti, siamo contenti per lui. Siamo sicuri di batterlo alle prossime elezioni regionali di novembre, nell'interesse di una regione allo sbando».



Per il capogruppo in Consiglio regionale di Democratici e progressisti, Giuseppe Giudiceandrea, «finisce un troppo lungo periodo in cui la Calabria è stata ingiustamente limitata della guida politica democraticamente eletta. A Mario Oliverio – prosegue - nessuno potrà togliere le amarezze vissute in questo periodo, compensate parzialmente dalla consapevolezza della totalità dei calabresi della integrità morale del Presidente».


Secondo Giudiceandrea, questo deve essere «un momento di rilancio per portare a termine le migliaia di cose messe in cantiere per la nostra regione ed approssimarsi con rinnovato vigore alla tornata elettorale delle europee prima e delle regionali poi. Consentitemi, inoltre, una considerazione personale su questa vicenda: ho un rispetto profondo della magistratura, sacro, ma allo stesso tempo non ho dubitato mai, neanche per un minuto, dell’operato di Mario Oliverio. Il Presidente potrà dimostrare la bontà del suo operato lì dove i calabresi lo hanno voluto. È dalla Cittadella regionale che dimostrerà a tutti di aver agito sempre nella massima trasparenza e con un alto senso dell’istituzione che rappresenta», ha concluso Giudieceandrea.

 

Furgiuele: «La politica sia terreno di confronto»

Non è mancato il contributo della Segreteria regionale della Lega che attraverso l’onorevole Furgiuele ha commentato: «Sono tra coloro che non ha mai militato nel partito trasversale del giustizialismo, per cui  esprimo umano compiacimento per il ritorno alla piena libertà del presidente Oliverio. Sin dagli albori della vicenda giudiziaria che lo coinvolge, ho infatti espresso dubbi ma soprattutto l'augurio che  non si strumentalizzasse a fini politici la misura cautelare inflittagli». «Ora, nel giorno in cui il governatore riconquista la libertà di movimento, noi rilanciamo l'ambizione di batterlo nelle urne – sottolinea -  con la forza di un largo consenso che i calabresi non ci faranno mancare. La Calabria ha fretta di cambiare, seguendo la strada maestra della democrazia.  È questo il terreno della contesa».