a giunta regionale prosegue lungo la rotta tracciata qualche settimana fa. E dopo aver nominato i commissari delle Asp di Catanzaro e Cosenza, ieri ha provveduto a dare una nuova guida all’Asp di Reggio. L’azienda con la situazione contabile più preoccupante e che era stata direttamente toccata dal provvedimento dell’Autorità nazionale anticorruzione contro la nomina di Santo Gioffrè. Lo schema seguito è stato quello della volta precedente: la nomina è arrivata senza che ci fosse la presenza del governatore Oliverio (inibito) e sotto la guida del suo vice Viscomi.

 

La scelta, dopo qualche settimana passata a convincerlo, è caduta sul viceprefetto vicario di Milano, Giuseppe Priolo. Lo affiancheranno due subcommissari: Felice Iracá, dirigente regionale, e Francesco Silvio Campolo, vice prefetto dirigente di Reggio Calabria. “Considerate le peculiari esigenze connesse alle condizioni economico-finanziarie ed alle difficoltà di ricostruire l’esatta situazione amministrativa-contabile dell’Azienda sanitaria reggina – si legge in una nota diramata dall’ufficio stampa dell’esecutivo - la Giunta ha ritenuto necessario potenziare l'organo di vertice al fine di assicurare una più efficace definizione delle scelte strategiche e delle decisioni amministrative nel pieno rispetto del principio di legalità dell'azione amministrativa medesima. A tal fine, ha designato come commissario il viceprefetto Priolo, affiancandolo con due subcommissari: Felice Iracá, dirigente regionale, e Francesco Silvio Campolo, vice prefetto dirigente di Reggio Calabria. Il compenso previsto per la triade commissariale sarà pari, nel suo complesso, al compenso dovuto ad un solo dirigente generale”. La Giunta esprime “l'augurio di buon lavoro ai neo-commissari e l'auspicio che la loro presenza possa contribuire a rimettere ordine in una realtà aziendale veramente difficile e complicata”.

 

La nomina di ieri si tinge poi di un particolare significato politico, considerato che per coincidenza (?) arriva nella giornata in cui l’Autorità nazionale anticorruzione ha fornito i chiarimenti richiesti in ordine al provvedimento di inibizione emesso nei confronti del governatore. Secondo l’Anticorruzione, il presidente della Regione, Mario Oliverio, avrebbe dovuto agire con maggiore cautela nella scelta di Santo Gioffrè quale commissario straordinario dell’Asp di Reggio Calabria. Raffaele Cantone, presidente dell’Anac, ha dichiarato che la Giunta regionale non avrebbe fatto le dovute verifiche e, per questo motivo, il governatore non potrà procedere ad alcuna nomina per tre mesi.
Per tutta risposta la giunta, seppure senza Oliverio, ha proseguito lungo la sua strada scegliendo nomi di sicuro affidamento per la gestione dell’Asp e lanciando precisi segnali sia ai big romani che al commissario per il piano di rientro dal debito sanitario Massimo Scura.


Riccardo Tripepi