Ultimi giorni di meditazione per Mario Oliverio che, prima di Pasqua, dovrebbe operare finalmente il rimpasto di giunta più annunciato e rinviato di sempre. L’operazione, secondo quanto trapela dagli uffici della Cittadella, potrebbe essere ancora più radicale di quello che in un primo tempo si era pensato. Il presidente sarebbe orientato a confermare solo due dei tecnici dell’esecutivo precedente. Si tratta dell’assessore ai Trasporti Francesco Russo e dell’assessore ai Lavori Pubblici Roberto Musmanno. Il che vorrebbe dire che oltre a Carmen Barbalace, Federica Roccisano e Antonio Viscomi che per motivi diversi hanno già lasciato l’esecutivo, Oliverio potrebbe decidere di fare a meno anche dell’assessore all’Ambiente Antonella Rizzo, nel frattempo passata a Leu, e dell’assessore all’Urbanistica Franco Rossi.

 

Il presidente ha avuto pieno mandato dalla maggioranza e deciderà in autonomia indicando altre figure tecniche e comunque di personalità che non saranno coinvolte nelle prossime elezioni regionali. Il nome di Maria Francesca Corigliano, già assessore alla Cultura della Provincia di Cosenza sotto la gestione Oliverio, viene dato tra i più papabili. Per il resto però è ancora buio pesto anche perché il presidente aspetta risposte e prosegue nei suoi colloqui. Dovrebbe trovare spazio nell’esecutivo il territorio di Reggio con l’indicazione di una personalità proveniente dal mondo universitario. Il presidente avrebbe poi intenzione di pescare anche all’interno dei sindacati e delle professioni per provare ad aumentare l’autorevolezza dell’esecutivo.

Gli equilibri con il Consiglio dovrebbero essere garantiti, invece, dall’istituzione di una cabina di regia, per come proposto da Domenico Bevacqua e approvato dall’intera maggioranza. Anche perché, da ora in avanti, a palazzo Campanella non saranno possibili le sbavature. Il sostegno del gruppo di Gentile passato a Forza Italia fa parte del passato, come dimostrato dallo scontro avvenuto in Commissione “Riforme”, e il centrosinistra ha da tempo perso Vincenzo Pasqua e, adesso, anche Carlo Guccione. Forse anche per questo il presidente del Consiglio Nicola Irto si è esposto a sostegno di Oliverio nel corso dell’ultima riunione delle forze del centrosinistra: un modo per provare a tenere dritta la barra in un momento di grande difficoltà per la coalizione. «La Calabria ha bisogno di urgenti riforme» ha detto Irto spiegando la necessità di avere un centrosinistra compatto fino alla fine della legislatura e condividendo l’istituzione della cabina di regia.

Preoccupano, invece, gli scontri registrati tra Giudiceandrea e Bevacqua in occasione dell’ultima riunione di maggioranza (il primo ha accusato il secondo di non aver fatto campagna elettorale), e soprattutto le ripetute prese di posizione di Giuseppe Aieta. Quest’ultimo, sia durante il vertice che successivamente, ha aspramente criticato il governatore Oliverio in ordine alla decisione di rimuovere Federica Roccisano dalla giunta. Aieta avrebbe anche chiesto l’allontanamento dal Dipartimento Sviluppo Economico e Lavoro Varone. Rischiando di aprire un vero e proprio nuovo caso politico.

Insomma il clima nel centrosinistra, nonostante il vertice blindato della Cittadella che avrebbe aperto le porte alla ricandidatura di Mario Oliverio, rimane alquanto incerto mentre si apre una settimana politicamente assai delicata. Oltre al rimpasto, si attendono le decisione dell’assemblea regionale del Pd che dovrebbe aprire ufficialmente la fase del congresso, nonostante il segretario Ernesto Magorno abbia paventato durante gli scorsi giorni l’ipotesi di un commissariamento romano.

 

Riccardo Tripepi