La parlamentare pentastellata interviene sui temi dell'emergenza abitativa che ha portato alle occupazioni del Palazzo Aterp di Via Savoia e dell'ex Hotel Centrale. Si cercano soluzioni per evitare gli sgomberi
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Sulle difficoltà nel reperimento, a Cosenza, di unità abitative in cui collocare le famiglie che abusivamente occupano il palazzo Aterp di Via Savoia e l’ex Hotel Centrale, la deputata del Movimento Cinquestelle Anna Laura Orrico offre la propria mediazione, per scongiurare il ricorso allo sgombero, previsto dal decreto sicurezza da ella stessa votato alla Camera.
La denuncia del Comitato Prendocasa
Nel mese di ottobre 2018 il comune di Cosenza aveva assunto un impegno formale davanti al Prefetto ed ai rappresentanti del Comitato Prendocasa, per adottare una misura di emergenza abitativa consistente nel reperimento di alloggi a proprie spese, in cui ospitare i senzatetto. Nel giro di pochi giorni è stato anche pubblicato un apposito bando dagli uffici di Palazzo dei Bruzi, ma l’iniziativa, secondo quanto denunciato dagli attivisti del comitato stesso, si è rivelata un fallimento.
L’intervento della parlamentare
«Nella città che ambisce a diventare una capitale europea, o quantomeno ad assicurare standard europei di vivibilità, il problema dell’emergenza abitativa resta inchiodato al palo e, nonostante i numerosi tavoli istituzionali, rimane irrisolto – ha scritto la Orrico in una nota - Possibile che la questione dell’accesso alla casa e della tutela delle persone meno abbienti sia marginale rispetto alle altre priorità di Cosenza? Costi di mercato spesso proibitivi, speculazioni edilizie e crisi economica desertificano le condizioni di sopravvivenza per le fasce più deboli del nostro già claudicante tessuto sociale. Mi stupisce pertanto – ha aggiunto - quanto appreso dagli organi di stampa in relazione agli impegni assunti nel merito da tutti gli attori istituzionali competenti, che paiono invece risultare disattesi nonostante le pregresse intenzioni manifestate».
L’offerta di una mediazione
«Ritengo che la questione portata avanti dai comitati che da anni si battono sul tema meriti un doveroso, indispensabile intervento e approfondimento poiché riguarda centinaia di persone e fra queste moltissimi minori e soggetti considerati fragili – ha sottolineato la deputata - Auspico, quindi, e sollecito un ulteriore sforzo istituzionale ed un approccio partecipato fatto di collaborazione, discussione e confronto al fine di trovare soluzioni idonee ed evitare così che l’emergenza deflagri causando tensioni sociali, altrimenti evitabili, in ragione delle circostanze critiche. Come parlamentare rinnovo, inoltre – ha concluso l’esponente pentastellata - la mia disponibilità alla mediazione ed al dialogo per una vicenda a mio avviso preoccupante considerato che la problematica, erroneamente attribuita ad una esclusiva platea di ultimi, si sta drammaticamente allargando coinvolgendo un numero crescente di cittadini».
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