Mario Occhiuto scioglie le riserve e annuncia all'Ansa la candidatura a governatore della Calabria. «Siamo stati trattati molto male - ha detto Occhiuto -. Jole (Santelli, la sua ex vice sindaco e ora candidata del centrodestra, ndr) non mi aveva neanche avvisato che avrebbe potuto sostituirsi a me. Anzi, subito dopo la sua designazione mi ha telefonato per dirmi che potevo considerarmi 'libero'. Devo ammettere invece che Berlusconi mi ha difeso sinceramente e tantissimo, credeva in me. Lo stimo e l'ho sempre ammirato. Alla fine ha dovuto scegliere tra me e la Lega e ha scelto la Lega».


Al momento sono tre le liste che sosterranno il sindaco di Cosenza che correrà in contrapposizione al suo ex braccio destro, Santelli appunto, che è stata designata a rappresentare il centrodestra unito con Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia.

 

«E pensare - ha aggiunto Occhiuto - che per più di due anni ha condiviso il mio progetto innovativo per la Calabria e che ha sempre sostenuto che sarei stato l'unica speranza per la Calabria. Non c'è limite al tradimento, e in questa occasione ne sto verificando l'amarezza osservando i comportamenti di tanti che erano sempre intorno a me. Ma questa è la vita, figuriamoci la politica. Ora Jole cosa farà? Proporrà ai calabresi il mio programma?».


Ad uscire da Forza Italia sarà anche il fratello del sindaco di Consenza, il parlamentare Roberto Occhiuto: «Spero che Mario presenti le sue liste, un minuto dopo lascerò Fi», ha dichiarato in un colloquio telefonico con laPresse, dopo che il fratello Mario ha sciolto la riserva sulla sua candidatura in Calabria.
«Non ho nulla da recriminare né verso Berlusconi né verso gli altri dirigenti di Forza Italia, che ringrazio per il sostegno che ci hanno dato - aggiunge - ma quello che è successo dimostra che anche le scelte di Forza Italia alla fine vengono assunte dalla Lega. È inaccettabile che Salvini abbia posto un veto pretestuoso su mio fratello e un altro veto addirittura senza pretesti sulla mia candidatura».