Il sì di Roberto Occhiuto in Conferenza delle Regioni al disegno di legge sull'autonomia regionale ha avuto l'effetto di uno tsunami sulla politica calabrese. Come vi abbiamo ampiamente riferito nella giornata di ieri, il partito democratico si è affrettato a chiedere la convocazione di un Consiglio regionale urgente, aggiungendo che la Calabria non può acconsentire al proprio suicidio politico. Occhiuto, ha prontamente avvertito il capogruppo a Palazzo Campanella dei democrat, deve ricordare di essere stato eletto dai calabresi. Il Movimento 5 Stelle, per bocca dell'europarlamentare Laura Ferrara, si è detto convinto che la Calabria pagherà purtroppo le conseguenze di questa scelta e ha accusato il governatore di avere svenduto la Regione a quelle governate dalla Lega Nord, dando con la sua firma, di fatto, una delega in bianco. Sinistra Italia, dal canto suo, ha chiamato a raccolta i sindaci e gli amministratori del Mezzogiorno, mentre Amalia Bruni, leader dell'opposizione in Consiglio regionale, ha auspicato la costituzione di un ampio fronte sociale.

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Roberto Occhiuto, dopo un silenzio durato qualche ora, ha affidato la replica a una nota stampa diramata dal suo portavoce, che in sostanza rimarca come la riforma voluta dal ministro Calderoli, al di là delle critiche, possa invece rappresentare una grande opportunità anche per le Regioni del Sud

«Semmai questo processo andasse a buon fine - si legge nel comunicato - ci saranno ricadute concrete sulle risorse che verranno ripartite tra le Regioni. Se l’autonomia differenziata diventa l’occasione per superare una volta per tutte il criterio della spesa storica, a favore di quello dei fabbisogni standard, ben venga il disegno di legge Calderoli. Grazie alle modifiche al ddl, che Forza Italia è riuscita ad ottenere anche su mia sollecitazione, abbiamo un buon punto di partenza per condurre in porto questo percorso appena iniziato: ogni riferimento alla spesa storica è stato stralciato».

«Da 20 anni - continua la nota - si provava ad ottenere questo risultato, e non ci si è mai riusciti. La versione del testo approvata in Consiglio dei ministri dice di fatto che prima andrà superata la spesa storica, e solo poi si farà l’autonomia differenziata. Se questo sarà l’iter, e noi vigileremo affinché questa logica venga rispettata, sarà un’importante novità anche per le Regioni del Mezzogiorno».

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«Poi c’è un aspetto politico e di approccio che voglio rivendicare. Dico con determinazione ‘no’ ad un Sud che scappa in ritirata. L’atteggiamento di chi ha giocato di rimessa negli anni passati ha creato solo sperequazione per le Regione meridionali, e vantaggi per il Nord. Qui, invece, occorre giocare questa partita a viso aperto, senza timori reverenziali.
Chi ha governato la Calabria negli scorsi decenni - conclude il governatore Occhiuto - mi ha consegnato una Regione allo sfascio, anche senza autonomia differenziata. Noi stiamo lavorando per cambiarla, e ci riusciremo anche se otterremo una corretta attuazione della Costituzione repubblicana».