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Il protocollo di intesa sottoscritto alla fine del 2016 tra Invimit (Investimenti Immobiliari Italiani), B Futura (società di scopo interamente partecipata della Lega B) e l'Istituto per il Credito Sportivo che hanno appunto siglato un accordo per la promozione di operazioni di valorizzazione di stadi e impianti sportivi di proprietà pubblica attraverso lo strumento del Fondo Immobiliare, è una possibilità di sviluppo per le Amministrazioni comunali.
Se ne è discusso nella sede ANCI della capitale, in via dei Prefetti, dove i vertici dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani e gli altri partner dell'iniziativa hanno incontrato alcuni primi cittadini, dirigenti di Comuni capoluoghi di Regione e rappresentanti di società sportive (per il Cosenza Calcio è intervenuto Luca Giordano) che non hanno voluto mancare al seminario "Le prospettive di sviluppo dell'impiantistica sportiva alla luce del rinnovato quadro normativo".
L’introduzione di Mario Occhiuto
L'incontro è stato introdotto dal sindaco di Cosenza in qualità di delegato politico nazionale LLPP e Urbanistica, il quale ha esordito «L'esperienza della città di Cosenza offre l'opportunità di adeguare i nostri vecchi impianti sportivi - ha esordito Occhiuto - che sorgono in alcuni contesti anche periferici. Si tratta di offrire una possibilità per trasformare gli impianti e renderli più agevoli dal punto di vista sportivo ma soprattutto offrono ai sindaci l'opportunità di rigenerare parte del territorio. Implementiamo così le attività sportive in funzione del valore che lo sport ha sul benessere dei cittadini».
Il concept del nuovo stadio
Occhiuto ha poi proseguito, «con B Futura testimoniamo come si può costruire un'operazione che è un'occasione importante per riqualificare pezzi di città laddove questi pezzi urbani in qualche modo mancano» e da qui ha poi presentato il concept del nuovo stadio, con i rendering che comprendono naturalmente l'intero asse lungo il quale si svilupperanno gli interventi. L'area della città di Cosenza portata ad esempio comprende tre grandi complessi di edilizia popolare, impianti sportivi, un fiume che attraversa la zona.«Laddove la città non esiste perché oggetto di costruzioni irrazionali e zone non funzionali che si sono estese a partire degli anni Sessanta - ha detto Mario Occhiuto - dobbiamo portare pezzi di città che fanno ritrovare un'identità dei luoghi», agendo con una serie di interventi che incideranno su tutto il tessuto urbano a cominciare dalle aree marginali.
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Le tavole della presentazione di Mario Occhiuto hanno evidenziato, in questa fase di prefattibilità del progetto, gli aspetti di una trasformazione radicale che comprende un profilo di sostenibilità, un profilo sociale e un profilo finanziario. Lo stadio avrà 16 mila posti, inizialmente saranno realizzate 11 mila poltrone, in seguito verranno ampliate nel caso la Cosenza Calcio salga di categoria.
Analisi degli aspetti
Aspetto normativo, aspetto finanziario e aspetto legato alla sostenibilità dunque. Lo stadio "San Vito- Gigi Marulla" è al centro di uno studio approfondito che include un'analisi di mercato che ormai rappresenta un riferimento per le Amministrazioni che intendano seguire lo stesso iter, come hanno specificato in ogni loro intervento i relatori del seminario di questa mattina all'ANCI. Nei prossimi anni, non ci saranno solo i ricavi dello Stato o ad esempio quelli delle sale cinema, dell'area riqualificata, ma anche i ricavi degli altri impianti che potranno generare per i Comuni dei ricavi che rendono possibile l'investimento.
«La ricaduta sociale e occupazionale di un investimento che a Cosenza equivale in totale a 37milioni di euro - ha aggiunto Occhiuto - prevede 250 persone impiegate in quelle attività commerciali che saranno aperte all'interno dello stadio per tutta la settimana e non soltanto durante le manifestazioni sportive, inoltre 300 interinali durante le partite di calcio e 200 operai nella fase della riqualificazione». Uno stadio "San Vito-Gigi Marulla" che sarà sì più piccolo ma certamente più funzionale al calcio di oggi e che, soprattutto, potrà rispondere ad esigenze sociali».
Infine, conclude Mario Occhiuto «Per noi questa è un'ottima opportunità in un periodo in cui gli enti locali non hanno accesso a grosse risorse», accompagnato dalle parole di Veronica Nicotra, segretario generale ANCI , secondo cui « Il contributo di Occhiuto è per noi importantissimo perché vogliamo dare anche degli indirizzi politici che guardano ad alti standard qualitativi. E Occhiuto è principale riferimento di questa linea».