Si apre un nuovo terreno di scontro tra Palazzo dei Bruzi e la Regione, come se non bastassero quelli già in essere su città unica e Arrical. Franz Caruso chiama in causa direttamente la Cittadella sulla questione del nuovo ospedale di Cosenza e boccia un cronoprogramma dettato dall’Inail.

Qualche giorno fa, infatti, il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca parlò della comunicazione indirizzata dall’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro all’Azienda ospedaliera Annunziata di Cosenza e alla Regione Calabria, a firma del direttore centrale Carlo Gasperini. I punti salienti sostanzialmente erano due. Nel primo si confermava che per la “Realizzazione del Nuovo Ospedale di Cosenza” era stata stanziata la somma di 349 milioni di euro e per la “Cittadella della Salute” 45 milioni. Nel secondo si stilava un cronoprogramma secondo cui, nella migliore delle ipotesi, la prima pietra sarebbe stata posata nel 2027.

Decisamente troppo secondo il primo cittadino, che sui tempi indicati ha quasi perso le staffe nonostante i toni trionfalistici del gruppo consiliare del Pd che ha elogiato il suo leader presidente dell’assise bruzia. Anche altri esponenti di maggioranza, tra i denti, hanno commentato confidenzialmente: «Quella data è lontana anni luce e oggettivamente irricevibile in qualsiasi caso».

Ieri pomeriggio, durante una manifestazione di solidarietà per degli atti vandalici subiti dal Parco Romeo, Caruso non ha fatto niente per nascondere la cosa. Anzi, oggi è attesa anche una nota ufficiale con cui esporrà la sua posizione, a dire il vero già molto chiara. 

Gli entusiasmi sono quindi ridimensionati di colpo, anche perché il sindaco vorrebbe mantenere fede a quanto garantito durante la conferenza che seguì l’approvazione della delibera del Consiglio comunale che indicava in Vaglio Lise il sito del nuovo hub. Disse che entro la fine del suo mandato (2026) avrebbe voluto l’avvio del cantiere e quindi chiama in causa la Regione.

In maniera informale ieri pomeriggio Caruso ha spiegato che l’Inail dovrebbe limitarsi a stanziare i fondi, mentre per lui toccherebbe alla Cittadella dettare i tempi. E il nodo è proprio questo: l’amministrazione comunale di Cosenza inizia a credere che da Catanzaro non ci sia la piena volontà di realizzare l’opera in tempi rapidi e nel luogo previsto. Anche perché sullo sfondo resta il discorso della città unica e non è un mistero che più di qualcuno strizzi l’occhio alla zona dell’Unical.

Franz Caruso solleva anche il caso relativo al codice degli appalti. Le procedure a suo avviso sarebbero diverse da quelle previste dalla nuova normativa e vorrebbe che dalla Regione si procedesse al più presto con la conferenza dei servizi e con l’accordo quadro. Insomma è partito un nuovo braccio di ferro tra Cosenza e il decimo piano della Cittadella, due enti che viaggiano su rette parallele senza mai incontrarsi