Alle schermaglie tra Occhiuto e Oliverio segue una lunga dichiarazione del capogruppo del Pd a Palazzo dei Bruzi, Damiano Covelli
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Continua il botta e risposta tra i Democrat e il sindaco di Cosenza sulla questione del nuovo ospedale. Dopo le schermaglie tra Oliverio e Occhiuto, interviene nel dibattito anche il capogruppo del Pd a Palazzo dei Bruzi Damiano Covelli.
Solo propaganda elettoralistica
«Ove mai ci fosse stato qualche dubbio, Mario Occhiuto ha confermato che gioca sulla salute dei cittadini. Non ha alcun pudore nel dire bugie. Infatti, non fa altro che strumentalizzare la sanità per fare polemiche e propaganda elettoralistica - dice il consigliere comunale - Le sue affermazioni odierne possono essere smentite sia da atti amministrativi ufficiali che da numerose dichiarazioni che lui stesso, nel tempo, ha reso alla stampa. Palazzo dei Bruzi, finora, ha menato il can per l'aia: Occhiuto non ha fatto assumere al Consiglio comunale alcuna decisione. Ha solo insistito affinché il nuovo ospedale fosse costruito sul sito dell'attuale nosocomio».
Riforme della Regione di portata storica
«È poi maldestro - aggiunge Covelli - il tentativo di scaricare sull'attuale amministrazione regionale le responsabilità del mancato avvio della realizzazione dei nuovi ospedali. Anche le pietre sanno che gli ostacoli e gli intoppi burocratici frapposti alla realizzazione delle opere sono dare ricondurre ai bandi e alle procedure di gara, a dir poco campestri, gestiti dalla Regione di centrodestra. Era lo stesso centrodestra a cui oggi Occhiuto invoca il sostegno per la sua candidatura alla Regione. Egli parla ormai non come sindaco della città ma come candidato alle prossime elezioni regionali. Perciò si innervosisce e perde la testa. È evidente che non sopporta il fatto che Oliverio sta portando a compimento la realizzazione di opere dal carattere strategico e di portata storica. Insomma ben altra cosa di spalmare cemento su qualche marciapiede o su qualche piazza. Ben altra cosa dall'installare cerchi o cercare tesori tanto illusori quanto anche antistorici».
Polo oncologico centro di eccellenza
«Al Mariano Santo si è dato vita, in tempi rapidi e non quelli biblici che Occhiuto come tecnico ha conosciuto bene, un centro di eccellenza oncologico tra i più avanzati d'Italia - insiste Covelli - I calabresi non avranno più ragione di andarsi a curare fuori per le patologie oncologiche. Ancora più assurdo poi è l'affermazione secondo cui il nuovo ospedale non potrebbe stare separato da questa struttura. È evidente la malafede o la ignoranza. Come fa Occhiuto a non sapere che un ospedale per curare gli ammalati acuti o fronteggiare le emergenze è altra cosa dalle attività che svolgerà il nuovo Mariano Santo».
Imperdonabile la perdita dei finanziamenti per il nuovo nosocomio
«Anche in questa vicenda - conclude il capogruppo Pd - emerge nettamente la differenza tra chi amministra vendendo monstrine e paiettes e chi con rigore, solidità e serietà, senza clamori mediatici, produce concretamente azioni che modificano la condizione di vita dei cittadini. Non perdesse altro tempo: Occhiuto facesse con responsabilità il sindaco della città, oltretutto la intera provincia cosentina non gli potrebbe mai perdonare di fare perdere i finanziamenti e, dunque, l'opportunità di costruire un nuovo accessibile, sicuro ed innovativo ospedale».