«La giunta regionale, con la sua inerzia e il suo silenzio assordante, rischia di non avviare la fase di realizzazione dei nuovi ospedali di Vibo Valentia, della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro. Solo un intervento del governo nazionale può modificare uno stato delle cose patologico e sotto gli occhi di tutti».

A dirlo, in una nota, è il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione, il quale sottolinea i ritardi nella realizzazione di «tre opere così importanti in territori dove il bisogno di buona sanità è particolarmente avvertito».

«Avevamo approvato all’unanimità – prosegue Guccione -, all’interno della commissione Sanità in consiglio regionale, un atto di indirizzo per la nascita di una task in grado di accelerare tutte le procedure necessarie per eliminare gli ostacoli che impediscono l’apertura dei cantieri dei tre nuovi ospedali calabresi. È ormai trascorso un anno e mezzo e la giunta regionale è stata solo in grado di organizzare un incontro farlocco a Roma con i vertici commissariali di Tecnis, che non ha prodotto nulla e nel frattempo la società è stato oggetto di un provvedimento della magistratura. Sono stati stipulati i contratti, però nessun cantiere ha aperto i battenti. Le somme stanziate corrispondono a 438milioni di euro (ex art. 20) rispetto a 1120 posti letto complessivi per acuti da realizzarsi in project financing».

«I lavori per la costruzione degli ospedali della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro - precisa il rappresentante del Pd a palazzo Campanella - sono stati appaltati all’impresa Tecnis che ora, per i suoi problemi giudiziari, non è in grado di affrontare la loro realizzazione. Quello di Vibo Valentia è fermo al palo. I lavori non possono iniziare se non si trovano 3 milioni di euro per la sistemazione della mitigazione del rischio idrogeologico dell’area dove dovrà sorgere il nuovo presidio ospedaliero. Ora il rischio concreto è che il tutto finisca con lunghi contenziosi fra Regione e imprese e le risorse destinate alla costruzione finiscano per spese legali e risarcimenti. Vista l’incapacità della Regione Calabria a sbloccare una situazione che si trascina in modo inconcludente, forse è meglio che, attraverso il commissariamento della procedure per la costruzione dei tre nuovi ospedali, il governo nazionale avvii tale procedura e intervenga in maniera decisa per colmare la lacune e inerzie della giunta regionale».

«Non è pensabile – conclude Guccione - che i calabresi possano sopportare tale situazione paradossale in cui le risorse sono immediatamente disponibili per realizzare infrastrutture sanitarie moderne in grado di creare lavoro e buona sanità, e non vederle mai nascere e contribuire all’innalzamento dei Livelli essenziali di assistenza».