COSENZA – Entra in una fase di stallo la crisi politica aperta a Cosenza dalla retromarcia di Lucio Presta. L'Alleanza Civica capeggiata dal Pd ha individuato in Carlo Guccione il candidato a sindaco da proporre al posto del manager dello spettacolo ed ha chiesto al Nuovo Centro Destra di revocare l'appoggio a Paolini per unirsi alla coalizione e mettere in pratica, anche nel capoluogo bruzio, il medesimo ticket che tiene insieme a Palazzo Chigi Renzi, il Pd e gli alfaniani. L'accordo sembrava cosa fatta dopo i volti sorridenti di Reggio Calabria e le (presunte) rassicurazioni offerte da Antonio Gentile al collega di governo Marco Minniti. Tanto più che sia il Nuovo Centro Destra  che gli emissari di Paolini sono giunti nella tarda serata nella sede democrat per unirsi al tavolo delle trattative aperto da Incarnato e Guglielmelli intorno alle ore 19. Ma l'atteso via libera sul nome di Guccione, dato per imminente, non c'è stato. La riunione, proseguita ad oltranza fino alla mezzanotte senza arrivare ad un accordo condiviso, è stata aggiornata alle 10,30 di lunedì 2 maggio. Nella sostanza Gianfranco Leone, segretario amministrativo di Ncd, ha ribadito di non avere preclusioni a sostenere Guccione, a patto però che il Pd trovi la chiave per ricompattare il fronte e portare dentro la coalizione anche Paolini. L'avvocato tuttavia, non ha intenzione di ritirarsi, come ribadito dai suoi emissari, i consiglieri comunali uscenti Roberto Sacco e Giuseppe Mazzuca. Si delinea quindi un quadro incerto nell'ambito di questa partita a scacchi condotta sul filo della tensione e con tempi sempre più incalzanti. Sabato 5 maggio entro le ore 12 si devono completare tutti gli adempimenti e questo clima di incertezza non favorisce certamente la compilazione delle liste.

Salvatore Bruno