La Federazione Provinciale dei Giovani Democratici di Catanzaro si è riunita per delineare la nuova segreteria provinciale e per discutere dei temi attuali. Con la designazione della segreteria provinciale il segretario dei giovani democratici, Domenico Tallarico, ha inteso valorizzare le presenze dei circoli sui territori che esprimono realtà giovanili motivate, un buon potenziale per il Pd del futuro.

 

La segreteria provinciale sarà composta dai giovani: Jacopo Lauria con delega a Scuola, Università e Ricerca, Luigi C. Leta con delega alla Sanità, Carmine Lupia con delega a Lavoro, Welfare e Terzo Settore, Luigia Allevato con delega a Diritti, legalità e Pari Opportunità, Gianmarco Cimino con delega a Ambiente, Territorio e Agricoltura, Giangiorgio Mazzei con delega all’Organizzazione, Claudio Rotella con delega a Comunicazione, Politiche Estere e Unione Europea, Marco Meliti con delega a Infrastrutture e Trasporti, Salvatore Pittelli con delega a Politiche Giovanili e Mezzogiorno, Antonio Chiarella con delega alla Cultura.

 

«L'assegnazione di deleghe tematiche - ha affermato Tallarico - consentirà di affrontare in maniera specifica i maggiori temi della società, partendo da una discussione politica nazionale ed europea, fino ad arrivare all'analisi approfondita delle peculiarità e soprattutto delle difficoltà del nostro territorio. Il nostro obiettivo sarà di incentivare il dibattito politico locale, ritornando a confrontarci direttamente con i tesserati ed i militanti del partito - ha concluso il segretario - al fine di istituire un confronto pubblico permanente sui temi di interesse sociale». Presente anche Giulia Veltri, membro della segreteria regionale del Partito Democratico «la giovanile è la parte più bella del Pd - ha esordito Veltri - e oggi si è finalmente discusso su un tema importante, la riforma costituzionale, in modo serio e approfondito come purtroppo non succede spesso. I migliori auguri alla giovane segreteria per il lavoro delicato sui temi e che vi porti ad avere sempre più contatto con le persone che, più di ogni altro, sentono gli effetti delle scelte politiche».