La recente inchiesta di Fanpage ha portato alla luce una realtà che molti ambienti libertari denunciavano da tempo: la presenza all’interno di Gioventù Nazionale, la sezione giovanile di Fratelli d'Italia, di una schiera di nostalgici e di estremisti. Dichiarazioni di matrice fascista, omofobia, razzismo, antisemitismo e insulti contro i disabili sono emersi dai filmati raccolti dai giornalisti che hanno confezionato il servizio a puntate. Unanime il coro di condanna, anche se la premier Meloni proprio questa mattina ha parlato di «metodi di regime» e chiedendo se sia lecito «infiltrarsi tra i partiti».

Fatto sta che l’eco della notizia ha evidentemente catalizzato l’attenzione delle altre organizzazioni giovanili e la Calabria non ha fatto eccezione. Azione Under 30, Giovani Democratici, Radicali Italiani e Federazione dei Giovani Socialisti hanno stigmatizzato l’accaduto. In un comunicato congiunto, infatti, hanno espresso la loro profonda indignazione per quanto rivelato, sottolineando che tali dichiarazioni rappresentano una grave violazione della dignità umana e politica. «Non possiamo e non dobbiamo rimanere in silenzio di fronte a chi vuole riabilitare il fascismo» hanno affermato con decisione.

La condanna di fascismo e di Gioventù Nazionale

Il comunicato non lascia spazio a interpretazioni. Secondo gli scriventi, le ideologie fasciste sono ancora vive e vegete tra i giovani di Fratelli d'Italia, sostenute e promosse da figure di spicco all'interno del partito. «Omofobia, razzismo, antisemitismo, canti e inni nazisti, offese contro i disabili e sistematica sopraffazione dei più deboli non possono essere considerate normali “opinioni”» si legge nel documento, che accusa direttamente l'organizzazione giovanile di essere un vivaio di tali ideologie. Le organizzazioni firmatarie del comunicato chiedono una netta presa di posizione da parte di Gioventù Nazionale e Fratelli d'Italia. A loro avviso non basta allontanare le "mele marce" solo per farle rientrare una volta placata la tempesta mediatica. Si richiede un chiaro impegno antifascista, e l'allontanamento definitivo di tutti coloro che hanno espresso o sostenuto posizioni revisioniste.

Nella nota, a margine della domanda da un milione di dollari («Noi siamo antifascisti, voi?»), viene rivolto un appello ai militanti di FdI e GN che non si riconoscono in queste posizioni: «Condurre una battaglia interna al proprio partito che possa portare a un chiaro e netto posizionamento chiaramente antifascista e democratico» Le organizzazioni giovanili si dichiarano pronte a continuare il loro lavoro di educazione ai valori costituzionali, promuovendo il dibattito rispettoso e contrastando ogni forma di revisionismo storico.

«Come possiamo aspettarci qualcosa di diverso se chi promuove questi ideali oltre a dirigere l’organizzazione giovanile viene promosso negli staff di senatori e deputati? Come possiamo aspettarci qualcosa di diverso se il messaggio imposto dalle alte cariche di FdI è “Siamo tutti eredi del duce”? Come possiamo aspettarci qualcosa di diverso se chi fa emergere il vero volto del partito viene classificato come “traditore”? Siamo convinti – concludono Azione Under 30, Giovani Democratici, Radicali Italiani e Federazione dei Giovani Socialisti – che tutto ciò non ha nulla a che vedere con il quotidiano, sano e stimolante scontro di idee che caratterizza parte della nostra vita politica. Perciò, lo ribadiamo, la nostra è una ferma condanna».