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«Abbiamo iniziato questa campagna elettorale ponendo al centro del dibattito esclusivamente contenuti politici e programmatici e su questa impostazione vorremmo continuare. E tuttavia, la scelta di una tale linea non significa rinunciare a denunciare comportamenti e iniziative che, nel pieno svolgimento della competizione elettorale, ci appaiono perlomeno inusuali, soprattutto, se a compierle sono organismi che, per loro natura, dovrebbero essere imparziali. Tra questi organismi, chiaramente, è contemplato quello del Commissario Straordinario del Comune», scrive il coordinamento di Unità Popolare in una nota.
«Or dunque, stiamo ai fatti. Ci viene segnalato un comportamento anomalo che, in questo ore, pare sia stato assunto dal Commissario Straordinario del Comune di Nocera Terinese, il funzionario della Prefettura di Catanzaro, Aldo Calandriello, il quale, in merito a due delicatissime pratiche urbanistiche sembrerebbe che stia esercitando sugli uffici competenti delle “inusuali” pressioni. Tra l’altro, le “sollecitazioni”, da quanto ci è dato sapere, sarebbero di natura opposta. Su di una pratica, infatti, la più delicata, relativa all’accertamento di un presunto abuso edilizio che riguarderebbe un noto esponente politico del paese, il dottor Calandriello, pare che raccomanderebbe un certo rallentamento, sull’altra pratica, invece, relativa ad una discutibile sanzione urbanistica, il Commissario Straordinario, eserciterebbe una irragionevole accelerazione. Ci auguriamo che una tale circostanza sia semplicemente il frutto di un casuale incidente di percorso, di una incomprensione tra uffici piuttosto che le sollecitazioni dell’ex Sindaco come sostengono le malelingue. Non vorremmo credere, infatti, alle voci sempre più insistenti, di un rapporto amicale poco ortodosso tra il Commissario Straordinario e l’ex Sindaco decaduto di Nocera Terinese. Mai e poi mai, potremmo immaginare che, un funzionario dello Stato possa cedere alla tentazione di accomodare pratiche in relazione agli interessi elettorali e/o personali di una delle parti in competizione. Sarebbe una ingerenza gravissima, quanto illegittima».
«Raccomandiamo al Commissario Straordinario, dunque, anche per non confermare certi sospetti, di attenersi alla sua funzione, mancano pochi giorni alla cessazione del suo incarico. L’11 Giugno, infatti, deciderà l’Amministrazione legittimamente e democraticamente eletta il destino di certe pratiche. Nel frattempo lasci liberamente valutare gli uffici l’iter che devono seguire. Diversamente ci vedremo costretti in piena campagna elettorale a chiedere a S.E. il Prefetto di intervenire al fine di ripristinare il sacrosanto concetto di imparzialità dell’ufficio del Commissario Straordinario e della Pubblica Amministrazione».