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Massimo Pandolfo è un professore che divide le sue giornate tra gli alunni di Nocera Terinese e San Mango D’Aquino. Sempre impegnato tra progetti formativi e attività didattiche. Persona dai modi garbati, è un punto di riferimento anche tra i colleghi insegnanti e tra coloro che si apprestano ad entrare nel mondo della scuola, ai quali non disdegna di dare consigli e supporto nella compilazione di complessi moduli di domande come solo in Italia può succedere. Quasi due anni fa la scelta di impegnarsi in politica nella propria comunità decidendo di candidarsi a consigliere comunale della lista Unità Popolare Nocerese, un laboratorio politico nel quale sono impegnati personalità di diversa estrazione politica e alla quale hanno aderito anche il locale circolo del PD e altre formazioni politiche della sinistra. La lista civica tuttavia, fu sconfitta da un’eterogenea formazione politica guidata da Fernanda Gigliotti. Massimo Pandolfo, nonostante una buona affermazione elettorale, per pochi voti non fu eletto consigliere di opposizione.
Professor Pandolfo, perché un tranquillo professore come Lei ha deciso di candidarsi a Sindaco, in un Comune come Nocera Terinese dai pesanti problemi sia finanziari che infrastrutturali?
Faccio l’insegnante e insegno a ragazzi noceresi. In questa comunità abbiamo preso casa e deciso di crescere i nostri figli. Abbiamo il dovere di preparare il loro futuro. Abbiamo il dovere di risanare un bilancio pubblico e non lasciare ai nostri figli solo una montagna di debiti. Abbiamo il dovere di ricostruire un tessuto sociale collassato da una politica che ha minato il vivere civile. Risanamento, riconciliazione, futuro, sviluppo, lavoro. Sono alcune delle parole sulle quali ho poggiato la mia scelta e la voglia di condurre la battaglia che ho davanti. Con un solo esclusivo interesse: il bene della mia comunità.
Cominciamo dal dissesto: cosa intende fare?
Intanto c’è da comprendere come mai il ritardo dei commissari nel presentare la massa passiva. Sono passati oltre 20 mesi dal loro insediamento e ancora niente. Poi vorremmo capire perché a molti, forse troppi, creditori, è stata respinta la richiesta di ammissione alla massa passiva. Tutte decisioni che, tra l’altro, rischiano di essere annullate dalla Magistratura con tutto il carico di spesa aggiuntiva che ne conseguirà. Ciò potrebbe creare un ulteriore contenzioso a danno del comune. Se sarò eletto Sindaco, la prima cosa che pretenderò, è quello della chiarezza.
E una volta conosciuta la massa debitoria come intende risanare il debito?
Intanto predisponendo un radicale piano di risparmio sulle spese. Avendo chiaro un obiettivo: ridurre il peso dei tributi sui cittadini noceresi che negli ultimi mesi sono stati vessati su tutti i fronti. In alcuni casi, addirittura, come nel caso della mensa scolastica, sono state applicate tariffe superiori a quanto previsto per legge. Per non parlare del servizio della raccolta differenziata. Un servizio che per sua natura avrebbe dovuto ridurre i costi, e invece, li ha visti lievitare di quasi mezzo milione di euro all’anno. Tutto ciò, è avvenuto negli ultimi mesi di gestione. Una gestione dissennata, perfettamente in continuità con le Amministrazioni che hanno prodotto il dissesto. Una facilità di spesa che avrebbe potuto essere limitata almeno alla metà di quella prodotta.
L’ex Sindaco sostiene che la sua amministrazione abbia risanato e fatto uscire il Comune dalla Procedura d’infrazione…
L’ex Sindaco sui social sostiene di tutto e il contrario di tutto. Poco tempo fa, parlava di Comune con 41 milioni di euro. Ora sostiene nuovamente che il dissesto è finito. E intanto ai noceresi continuano a notificare a raffica bollette che stanno diventando insostenibili. Tuttavia pare che il Commissario Prefettizio abbia approvato lo schema di Previsione del Bilancio per l’esercizio finanziario 2018/2020. A quanto ne sappiamo, il gruppo di Unità Popolare, in un incontro con il Commissario Prefettizio, aveva fatto pesanti rilievi proprio sul quello schema di Bilancio e aveva fornito ampia documentazione sulla illegittimità di alcuni atti prodotti dall’ex Sindaco. Dai conti che abbiamo fatto noi, ed evidenziati al Commissario, ci pare che il Comune marci velocemente verso un secondo dissesto, altro che risanamento. Un dissesto che questa volta porterebbe la firma dell’ex Sindaco. Se il Commissario ha inteso procedere ugualmente nell’approvazione dello schema di bilancio, vorrà dire che ne prenderemo atto e solleveremo la questione agli organi competenti. Anche la spinosa questione del finanziamento della Regione Calabria è una vicenda che ancora deve essere tutta chiarita, a cominciare dalla Autorità Nazionale Anti Corruzione. Noi crediamo, atti alla mano, che in 19 mesi, sia stato prodotto un disavanzo che ha superato abbondantemente il milione di euro. Il che significa oltre 50 mila euro di disavanzo per ogni mese di permanenza dell’ex Amministrazione Comunale.
Quali priorità oltre al dissesto Finanziario si propone di mettere in atto l’amministrazione di Massimo Pandolfo, nel caso fosse eletto?
Prima fra tutti la lotta all’erosione costiera che ha messo in ginocchio la già debole economia di Marina di Nocera Terinese. Difesa della costa e ricostruzione del lungomare. In questi mesi, piuttosto che agire, si è preferito fare dirette social attaccando gli avversari politici. Risultato: l’ultima mareggiata ha dato il colpo mortale ad un’area già semidistrutta. Certo, la colpa della violenta mareggiata non è dell’ex Sindaco, ma in 19 mesi non è stato mosso un dito per difendere il litorale. Noi abbiamo l’ambizione di ridare un degno lungomare alla nostra marina, una infrastruttura in sicurezza, magari, attraverso un concorso di idee dei tecnici noceresi. Altra priorità: il centro storico. Un centro storico morente. Noi puntiamo al suo rilancio attraverso la riqualificazione e riconversione a fini turistici dell’immenso patrimonio architettonico che abbiamo. E poi, incentivare la defiscalizzazione per coloro che intenderanno investire. Riqualificazione e riconversione dell’enorme patrimonio urbano della marina di Nocera. Abbiamo in mente un piano che presenteremo in un’apposita iniziativa e che potrebbe smuovere tutto il settore edilizio del nostro paese. Tutela ambientale e stop all’espansione edilizia.
Lei è uomo di scuola quale ritiene che siano le priorità in questo ambito?
In veste di docente e in qualità di Responsabile del servizio di sicurezza e prevenzione dell’Istituto non posso fare a meno che porre l’attenzione alla messa in sicurezza degli spazi scolastici ed alla salubrità degli ambienti dove l’utenza, compresa tra una fascia d’età che va dai 3 ai 13 anni, vive buona parte della giornata. Mi riferisco alla situazione disastrata in cui versa la scuola media di Nocera centro: aule inutilizzabili per le copiose infiltrazioni d’acqua piovana che le hanno rese impraticabili vietandone addirittura l’accesso anche al personale scolastico in servizio. Gli alunni sistemati dall’inizio dell’anno scolastico in un’aule di fortuna spesso costretti a spostamenti improvvisi in spazi destinati ad altre finalità didattiche (es. laboratorio informatico) presenti nella scuola, a secondo dell’intensità delle piogge, con l’illusione che presto grazie a finanziamenti mai arrivati, sarebbero state oggetto di ristrutturazione. Penso ancora alla scuola dell’infanzia di Nocera scalo che meriterebbe un’attenzione particolare considerata la situazione in cui versa sotto diversi punti di vista (allegamenti all’esterno- spazi interni poco funzionali, ecc). Sempre a Nocera scalo la mancanza di una palestra per le attività motorie e sportive. Volendo racchiudere tutto in una parola parlerei di riqualificazione delle strutture scolastiche afferenti il nostro comune e la progettazione di nuovi spazi funzionali alle realizzazione dell’Offerta formativa dell’ Istituzione scolastica.
Quanto conta la cultura nella sua visione della Pubblica amministrazione?
Guardi, credo che una pubblica amministrazione che non metta la cultura al centro della sua azione amministrativa e non la consideri quale motore propulsivo per attivare processi di crescita in senso trasversale di tutto il sistema sociale non possa definirsi tale. Cultura è parlare di valori, riscoprire vecchie tradizioni per valorizzarle e veicolare le giovani generazioni a rivisitarle in un’ottica moderna; prevedere l’utilizzo delle tecnologie multimediali per attivare un sistema di pubblicità per il nostro territorio creando attrazione e riscoperta di aspetti che per anni hanno reso il nostro territorio modello produttivo dei paesi limitrofi. Tutto ciò per incanalare risorse umane ed economiche creando nuove opportunità lavorative per le giovani generazioni.
I suoi avversari sostengono che lei sia il frutto di accordi con personaggi al di fuori del suo gruppo…
La miadesignazione a candidato a Sindaco, è stata l’espressione di un’area politica ampia e radicata. C’è stata una discussione e il mio nome è stato proposto nel contesto di una rosa di nomi tutti altrettanto validi. L’assemblea nella quale erano presenti oltre un centinaio di partecipanti, mi ha riservato l’onore di indicarmi all’unanimità e con un voto. Una cosa che, oltre a lusingarmi, mi ha commosso e, allo stesso tempo, mi carica di responsabilità. Il mio obiettivo è di rappresentare coloro che mi hanno designato e, se sarò eletto, di rappresentare tutta la comunità. Una cosa è certa, lo farò con l’umiltà e la determinazione che mi deriva dalla mia formazione. Lo farò circondandomi delle migliori competenze possibili. Lo farò non sopra i miei cittadini ma a fianco dei miei cittadini . Non pronuncerò l’io ma solo il noi. Quando i miei competitor saranno espressione dello stesso percorso democratico allora potremo anche prendere in considerazione le loro illazioni. Diversamente rimarranno chiacchiere le stesse che hanno accompagnato la nostra Nocera negli ultimi mesi.
Per concludere voglio dire ai miei concittadini che è bello “costruire ponti” ma ritengo più importante e necessario “CREARE LEGAMI” con tutti i ceti sociali, con tutti le associazioni che ravvivano il territorio, con tutti gli imprenditori che muovono l’economia del nostro paese e generano occupazione, con ogni singolo componente della comunità in cui vivo e che sono certo di amministrare dopo il 10 giugno; perché sono convinto che ciascuno possa contribuire alla crescita della nostra comunità sul piano sociale, economico e culturale e far rinascere una comunità che da alcuni lustri e fino a qualche mese fa ha percorso una strada senza uscita che ha portato alla lacerazione del tessuto sociale e dei rapporti interpersonali.