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Pochi minuti fa, 8 consiglieri su 12 del comune di Nocera Terinese si sono recati presso la segreteria generale e hanno rassegnato le dimissioni determinando lo scioglimento del consesso. Si chiude così la parabola di Fernanda Gigliotti, Sindaca di Nocera Terinese. La consiliatura più breve della storia di Nocera Terinese. Fernanda Gigliotti si lascia alle spalle un pantano di lacerazioni politiche e sociali. Contestata radicalmente dall’opposizione che fin da subito aveva accusato la sua gestione di scarsa trasparenza e di uso spregiudicato degli affidamenti sotto soglia, accuse che ad un certo punto sono state riscontrate anche dalla sua stessa maggioranza, al punto che, la prima frattura, con scambio di reciproche accuse, tra lei e il suo maggiore alleato, il vice sindaco Rino Rocca, si era già manifestata a giugno dello scorso anno. Manifesti e prese di posizioni sui social hanno caratterizzato lo scontro tra il gruppo del vice Sindaco, “Ripartiamo”, e l’ormai ex prima cittadina del comune tirrenico. 5 consiglieri su 8 della sua maggioranza l’hanno abbandonata dopo appena 19 mesi dalla sua elezioni.
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Tra le contestazioni fatte al Sindaco anche il ruolo di potere via via sempre più condizionante del vice presidente del consorzio di Bonifica, Giovambattista Macchione, accusato dal vice sindaco di essere il manovratore occulto della Sindaca, il quale ad avviso del vice sindaco ma anche da parte della minoranza, decideva incarichi professionali e dava indicazioni di tipo urbanistico. Un ruolo svolto al di fuori del consiglio comunale e al quale la Sindaca Gigliotti non ha voluto rinunciare. L’ultimo atto ieri sera, quando la Gigliotti aveva azzerato la Giunta. Ora la parola passa al Prefetto per la nomina del Commissario. A primavera, molto probabilmente la parola passerà agli elettori.