"Prendo atto con disappunto della bocciatura in seconda Commissione dell'emendamento da me presentato (...) per la promozione ed il sostegno dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza per le donne in difficoltà". E' quanto si legge nella nota della Sculco, che ha deciso di rendere noto il suo disappunto per l'occasione persa per "dimostrare di sostenere concretamente i diritti delle donne, mettendo definitivamente da parte retorica e sterili proclami. (..) Senza risorse purtroppo i centri antiviolenza non possono funzionare e la legge regionale n.20 del 2007 rischia di rimanere lettera morta".

Per aprire "una nuova stagione nel segno dell'inclusione e della solidarietà", la SCulco chiede adeguati finanziamenti per i centri sparsi in tutta la Calabria, che rappresentano "un punto di riferimento concreto" per tante donne in difficoltà, "offrendo accoglienza, ascolto, consulenza psicologica, mediazione familiare e consulenza legale".