INTERVISTA | Il consigliere regionale non ha dubbi: «Senza gli 80 miliardi per i Lep la riforma Calderoli è solo fuffa»
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Con la Lega il Movimento Cinquestelle ha condiviso un tratto di strada della XVIII Legislatura. Quella per intenderci scaturita dalle elezioni del 2018 che consegnarono ai pentastellati la maggioranza del consenso elettorale. L’accordo con Salvini diede vita al primo Governo guidato da Giuseppe Conte, meglio conosciuto come governo gialloverde. Oggi i due partiti sono distanti anni luce sul tema dell’Autonomia Differenziata, anche se qualche maligno ricorda che in quella fase il movimento non era poi così ostile all’idea secessionista oggi condensata nella Riforma Calderoli. «Nei fatti nessun iter è mai stato avviato» replica il consigliere regionale Davide Tavernise presente insieme ad altri colleghi di partito, tra cui l’assessore di Palazzo dei Bruzi Veronica Buffone, alla manifestazione di piazza promossa a Cosenza da Cgil e Uil con la partecipazione di numerosi sindaci, associazioni e movimenti del territorio.
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Film già visto
Poi aggiunge: «Quella della Lega è propaganda, è solo fuffa. Senza gli 80 miliardi necessari per definire i Lep, i Livelli Essenziali delle Prestazioni, sarà impossibile attuare la riforma Calderoli nel rispetto della Costituzione. Si tratta di un film già visto quando Umberto Bossi parlava di secessione delle regioni del Nord, mai veramente concretizzata. Riteniamo però doveroso sfilare per rivendicare una maggiore attenzione verso la Calabria e verso il Mezzogiorno, insieme ai sindacati ma pure con il fronte politico progressista». Poi la stoccata al presidente della Regione Roberto Occhiuto: «Sta avallando tutte le porcherie della maggioranza di Governo, dall’autonomia differenziata al ponte sullo Stretto».