Il consigliere: «La Regione coordini le politiche territoriali in maniera organica prevenendo il verificarsi di fenomeni naturali distruttivi»
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«L’immane ed inaspettata tragedia che ha colpito le famiglie di dieci persone che hanno perso la vita nelle Gole del Raganello, lascia sbigottiti».
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Alessandro Nicolò.
«Il dolore per tale tragico evento lascia il passo ad ogni ultronea considerazione e ci spinge al raccoglimento ed alla solidarietà per quanti stanno vivendo questo triste momento di incommensurabile dolore.
Il 26 luglio corrente anno con un intervento diffuso a mezzo stampa si sottoponeva all’attenzione della Giunta regionale non solo la richiesta di una verifica relativa al rischio sismico degli edifici scolastici, in cui, solo nel comprensorio reggino, ben 246 edifici scolastici su 426 risulterebbero ubicati in zone ad alto rischio sismico, ma contestualmente si rendeva noto un fatto allarmante, richiamando i dati diffusi dall’Ispra, secondo cui il 100% dei comuni calabresi è esposto al rischio idrogeologico, anche a causa del cambiamento delle condizioni climatiche.
Subito dopo i primi interventi di aiuto, serve un confronto in Consiglio regionale sulla messa in sicurezza del territorio calabrese. Peraltro, talune considerazioni di esponenti del Governo nazionale giunti in Calabria, infatti, non hanno colto il senso complessivo della tragedia che si è abbattuta sulla nostra regione, storicamente colpita da eventi di straordinaria potenza meteorologico anche in passato. Le Gole del Raganello erano ormai diventate uno dei luoghi più frequentati dal turismo ambientalista, tant’è che a Civita erano cresciute attività legate all’ospitalità, al food ed all’assistenza tecnica del trekking che hanno invertito la stagnazione economica di quell’area e l’abbandono delle giovani generazioni. Un segno di speranza di crescita che il tragico evento potrebbe inghiottire come i corpi delle persone decedute. Vi è la necessità di una forte interlocuzione – continua l’esponente di FdI - tra enti locali e Regione, individuando regole univoche per garantire la sicurezza per l’area del Raganello, assicurando aiuti e sostegno ai tanti giovani che erano tornati a ripopolare Civita dopo l’emigrazione degli scorsi anni. La Giunta regionale – continua Alessandro Nicolò – deve al più presto presentarsi in Aula e comunicare all’Assemblea lo stato delle cose, delle decisioni prese e da prendere, affinché la Calabria, almeno in queste occasioni luttuose, riesca a suonare lo stesso spartito, evitando polemiche che servirebbero esclusivamente ad allontanare la soluzione dei problemi. Qui non si tratta di annacquare le responsabilità dei ruoli, - conclude l’On. Nicolò - quanto piuttosto prendere coscienza che questa fase finale di legislatura assuma davvero il contesto istituzionale programmatorio, di una Regione che deve coordinare le politiche territoriali in maniera organica, liberando risorse per un più vasto obiettivo di sviluppo del territorio e delle sue peculiarità, prevenendo il verificarsi di fenomeni naturali distruttivi, con opportune iniziative concertate con il sistema degli enti locali, con i corpi decentrati dello Stato e del mondo delle professioni».