Nichi Vendola in Calabria per parlare di Mezzogiorno, di diritti e di una guerra che abbraccia tanti ambiti. Il presidente di Avs tra oggi e domani coprirà l’intera regione accompagnandosi a Maria Pia Funaro, candidata alle prossime Europee per conto dell’Alleanza Verdi Sinistra. Dopo un (lungo) periodo in sordina, l’ex governatore della Puglia è tornato a fare politica attiva. Esattamente a 20 anni dalla cosiddetta Primavera Pugliese che spinse Emiliano a vincere le Comunali di Bari e che un anno dopo sancì il suo trionfo in Regione. «Una Primavera calabrese? Servirebbe una rigenerazione politica del centrosinistra - ha detto da Cosenza, dalla piazza dominata dallo storico edificio della Cgil i cui massimi esponenti hanno ascoltato con interesse il comizio –. Una bonifica di ogni partito di un’ipotetica coalizione progressista. Ci sono pezzi del centrosinistra che non sono alternativi alla pessima destra che governa la Calabria. Va fatto quindi un lavoro di ricostruzione sotto il profilo della credibilità. Il Pd è ammalato di governismo e il governismo diventa un veleno che impedisce di vivere la politica come strumento di libertà per le persone».

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«La Primavera Pugliese – ha spiegato – nacque dall’idea di valorizzare i giovani e non al pensiero di come punirli o arginarli. Per molti giovani calabresi la Calabria è un punto di partenza e non dove poter vivere. La Calabria, però, è sempre stata deposito di tesori nascosti».

Il tema della campagna elettorale e dell’intervista a due, moderata dal collega Alfonso Bombini, è la guerra. «Una guerra che può scivolare su tutto il teatro europeo e mondiale, che va dalla Russia all’Ucraina fino a Gaza. Dobbiamo alzare la bandiera della pace non come atto retorico, ma come principio fondamentale» hanno detto Funaro e Vendola.

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«La Guerra è anche negazionismo del cambiamento climatico – ha evidenziato ancora il leader di Avs –. Perdiamo biodiversità e parte del creato e nessuno fa nulla. Poi c’è la subdola guerra ai poveri che ha trasformato il Mediterraneo in un cimitero. Infine, solo per una ragione temporale, c’è la guerra del Nord contro il Sud. È finita la storia dell’unità d’Italia. Giorgia Meloni con l’Autonomia differenziata sta compiendo un crimine contro il Paese e andrebbe processata. A questo Governo fa paura la libertà, lo Stato si occupa di cosa si fa nella camera da letto. Entri in fabbrica, piuttosto che spiare dalla serratura».

Per Maria Pia Funaro è la prima uscita pubblica nella città di cui è stata vice sindaco dopo la conferenza che a ottobre tenne dopo la defenestrazione dalla giunta Caruso: «Otto mesi dopo un’altra piazza piena – ha detto –. Torniamo a parlare per strada di politica, di una politica che parla di pace e di un’Europa che parla di ambiente. Perché ho lasciato il Pd per Avs? Guardiamo dalla parte opposta rispetto alla destra sovranista. Su tutti i temi e non soltanto su alcuni».