Nella festa sobria di Rosarno, a poche ore dall’elezione del sindaco Pasquale Cutrì, ci si ritrova in piazza – frontale alla sede elettorale e al seggio del centro cittadino – e tra chi festeggia c’è anche il deputato rosarnese Giovanni Arruzzolo. Schiacciante e politicamente significativo il successo della Civica “Obiettivo Rosarno”, 45% contro il 37% del candidato Pippo Italiano, e per il parlamentare forzista i motivi per gioire sono tanti. «Vuol dire che la gente ci reputa affidabili – commenta Arruzzolo – e un giudizio di questo tipo, dopo tanti anni di attività politica, è molto raro che si registri. I cittadini vogliono risultati e non polemiche, Forza Italia ha fatto la sua parte e questo ha premiato».

Cutrì e Arruzzolo provengono dalla stessa storia politica, quella stessa Dc che nella prima Repubblica aveva fatto sì che il medico oggi 70enne fosse uno stimato assessore comunale di quegli anni. Oggi, entrambi, vogliono pensare al futuro ovvero a quella nidiata di giovani neofiti che si sono presentati e sono stati eletti. Nella compagine premiata, a parte i veterani Michele Brilli e Teodoro De Maria sono tutti alle prime armi. «Sono persone perbene e motivate – commenta il sindaco – il modo migliore per far ritornare Rosarno faro di cultura».

Arruzzolo usa parole che sanno di orgoglio personale accennato, lo stile del politico è sempre improntato alla moderazione – anche nei casi come questo in cui si festeggia in piazza scegliendo di chiacchierare tra i capannelli formati – ma certo è che quella sembrava la corsa solitaria di Forza Italia, dopo il ritiro dalla competizione di Lega e Fratelli d’Italia, tanto solitaria non è stata. Nella lista di Cutrì l’unico riflesso delle bandiere di partito era quello di Forza Italia e determinante è stato l’apporto di questo che è può essere considerato il vincitore politico delle amministrative. «Ora c’è da lavorare sodo per il bene di Rosarno – conclude Arruzzolo – noi siamo in campo per dare il nostro contributo».