I 270 milioni di investimenti che ha in mente la giunta Occhiuto porteranno al rifacimento totale delle strutture aeroportuali calabresi. Si è partiti da Lamezia con la nuova sala partenze, ma a partire da settembre si proseguirà con un restyling complessivo di tutto l’aeroporto. Questo primo modulo, dice Occhiuto, ci è servito per sperimentare procedure e tempi di realizzazione. Da settembre si metterà mano a tutto il resto, dopo l’assemblea degli azionisti, prevista dopo l’estate, che porterà ad una ricapitalizzazione all’altezza dei progetti ambiziosi che ci sono sul tavolo.

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Il progetto è la Grande aerostazione di Lamezia con l’abbattimento dell’area cargo e la realizzazione della nuova area partenze In cantiere non ci sono soltanto nuovi moduli intercambiabili, ma anche una sistemazione complessiva della viabilità esterna alla stazione, a partire dai parcheggi. L’obiettivo finale, poi, è quello dell’autosufficienza energetica dell’aeroporto con pannelli fotovoltaici e gastermia fino ad arrivare all’idrogeno verde.

«Abbiamo trovato le risorse non spese per rifare tutti e tre gli aeroporti ma - ha commentato Occhiuto - siamo partiti da questo primo modulo dell'aeroporto internazionale di Lamezia Terme perché quella orribile tenda che si offriva ad immagine della Calabria doveva essere distrutta al più presto e quindi ho chiesto a Sacal di accelerare e sono contento che anche i passeggeri ne siano felici».

Al momento i dati su Lamezia scontano un -10% dovuto ala cancellazione dei voli di WizzAir, ma sono abbondantemente compensati dal +140% fatto registrare dall'aeroporto di Reggio, anch’esso interessato a lavori di ammodernamento e di implementazione dei voli. Per questo l’amministratore unico di Sacal, Marco Franchini, ritiene che per la prossima estate si assesteranno i numeri e anzi verranno implementati.

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Come detto una delle chiavi sono gli incentivi che la Regione offre ai vettori, in particolare con il pagamento dell’addizionale passeggeri da 6,50 euro che rende competitiva la Calabria rispetto ad altre regioni del Paese. Sullo sfondo l’idea del nostro sistema aeroportuale è costituito da Lamezia Terme che è l’aeroporto più importante, dove operano le principali compagnie; Reggio Calabria che sta acquisendo sempre più importanza ma è specializzato nei voli low cost ed infine Crotone che è aeroporto stagionale. Per questi motivi Franchini vorrebbe spostare qui la base dei Canadair. Quando c’è un’emergenza infatti tutto il traffico commerciale si ferma e questo provoca disagi ai passeggeri. Visto che Crotone opera in maniera stagionale e ha condizioni meteo ideali, l’idea sarebbe fare lì la base dei velivoli antiincendio.

A proposito di Crotone, Occhiuto ha evidenziato che «stiamo parlando con diversi vettori. Intanto siamo riusciti ad avere la conferma per l’inverno degli stessi voli attivi in estate per Torino e Bologna. Negli altri anni questi voli venivano cancellati nella stagione invernale. Sto ragionando con Ryanair per avere al più presto un collegamento con la Germania e soprattutto sto tendendo a far rivedere gli orari di apertura dell'aeroporto». «Uno dei limiti dell'aeroporto di Crotone - ha aggiunto il governatore - è che chiude alle 20, quindi i vettori hanno difficoltà a volare in un aeroporto che non sta aperto almeno fino a mezzanotte e quindi sì, anche lì si sta lavorando molto intensamente. Chiaramente è l'aeroporto dove purtroppo i vettori vogliono volare meno volentieri, nel senso che vorrebbero volare su Lamezia, ora anche sul Reggio. Su Crotone si fatica un po', però così come sono riuscito a vincere le resistenze di Ryanair su Reggio, credo di riuscire a vincere le resistenze dei vettori anche su Crotone».