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COSENZA - La pace tarda a venire nel NuovoCentrodestra. E non solo tra Scopelliti e i Gentile, ma anche tra i rispettivi gregari. << Elezioni a Novembre>> hanno chiesto ieri il senatore bruzio e coordinatore regionale di Ncd, il capogruppo alfaniano in Consiglio Gianpaolo Chiappetta e quello della Lista Scopelliti, Alfonso Grillo. Un’intimazione, un monito dai toni non accesi, ma neppure pacati. Uno squillo di tromba al presidente facente funzioni, dopo le dimissioni del governatore eletto a larga maggioranza dai cittadini.
Il richiamo. “La situazione calabrese , d’altronde, hanno spiegato, è divenuta ormai un caso nazionale. Votare a Giugno per la triade del NCD << sarebbe stato un azzardo, ma protrarre oltre novembre lo stato di commissariamento della politica e della democrazia sarebbe impensabile. Né i tempi potranno essere dilatati dal fatto che il governo ha impugnato la legge elettorale>>. L’eco delle parole di Gentile, Chiappetta e Grillo ha raggiunto nell’immediatezza Antonella Stasi.
La risposta di Antonella Stasi. La replica non si è fatta attendere in un botta e risposta tra parti che sono apparse contrapposte. "Non esiste alcuna manovra per prolungare questa legislatura che è da ritenersi chiusa - ha tuonato – La data del voto verrà fissata tra il 45 e il 90 giorno dallo scioglimento dell’assemblea". Dunque, election day a metà novembre, come accadrà in tutto il paese verosimilmente. Ma la notizia chiaramente è un’altra. Se di notizia si tratta. Tra Scopellitiani ( la Stasi appunto) e Gentiliani, il partito rimane diviso. Manca il dialogo. E tra fazioni contrapposte si procede a colpi di comunicati.
Gli scenari. Non solo: il partito di Alfano, ormai sfuggito di mano a Scopelliti è pronto a presentare il conto all’ex governatore capace di confrontarsi con un’eventuale candidato forzista alle primarie. Ipotesi tutt’altro che accantonata a queste latitudini.