«Raccontare al cospetto del mondo, di fronte a questo enorme sforzo, che invece lasciamo bambini morire nel Mediterraneo è una calunnia non solo del governo ma nei confronti dello Stato italiano, degli uomini e delle donne delle forze dell'ordine, del nostro intero sistema. O volete dire che ci sono uomini delle forze dell'ordine che non vogliono salvare i bambini per indicazioni del governo?». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera, nella sua replica nel dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo.

«Come ho detto ieri - ha continuato la Premier - c'è un lavoro per il quale pur senza avere evidenze, prove, nonostante il Governo abbia raccontato quanto accaduto a Cutro minuto per minuto, si continua implicitamente a voler dire che il Governo non avrebbe salvato queste persone perché non aveva la volontà di salvarle. Poi, quando l'ho chiesto direttamente, mi si è risposto di no, ma si continua a insinuare questo dubbio pur senza avere elementi. Una collega del Senato del Pd citava Pasolini, "sappiamo tutti la verità ma non abbiamo le prove". Ma - ha aggiunto - se non hai le prove, in uno Stato di diritto non hai un colpevole. Non si stabilisce a monte un colpevole e anche se non hai le prove continui a parlare di quel colpevole».

«Ho sentito dire, mi pare da Bonelli, che abbiamo negato che Frontex avesse fatto una segnalazione sulla presenza dei migranti. Non l'abbiamo mai negato, il Governo ha detto che la segnalazione di Frontex era di polizia, della presenza della nave ma non della situazione di difficoltà. È la vostra versione che non torna, non la nostra. Spero si possa andare avanti per cercare insieme delle soluzioni».

«L'unico modo per impedire che tragedie come quella di Cutro si ripetano è fermare le partenze illegali, che è quello che sta cercando di fare il governo con un piano articolato rispetto al quale non mi sono chiare invece le alternative proposte. E c'è sicuramente tantissimo da fare, ma siamo d'accordo almeno sul quadro di riferimento? No? Bene - dichiara Meloni rivolgendosi ai deputati di Centrosinistra - noi però stiamo lavorando con le implementazioni di risorse e accordi con gli Stati africani per fermare le partenze illegali». 

«Abbiamo ripristinato il decreto flussi che con altri governi restava invece lettera morta. Noi lo abbiamo portato ad essere triennale, prosegue, assicurando così che i migranti potessero avere quella vita migliore che gli era stata promessa ma che invece gli era stata negata". E per questo - ha concluso la Presidente del Consiglio nel suo intervento alla Camera dei deputati - abbiamo lanciato il Piano Mattei. Stiamo facendo un lavoro diplomatico di cooperazione non predatoria per evitare gli sbarchi ed evitare che le loro risorse vengano messe a rischio da Paesi che invece hanno una politica predatoria».