Il deputato e responsabile nazionale Enti locali del Pd insieme alla candidata alle Regionali nel comune vibonese: «Diventi simbolo della resistenza che si trasforma in azione»
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«Questa mattina sono a Nardodipace, che tra l’altro conosco benissimo per averci lavorato a lungo, per testimoniare il mio impegno e la mia vicinanza. Il fatto che questo Comune viva da tempo una crisi profonda, occupazionale e sociale, non è più tollerabile. Io sono qui per dire all’amico sindaco Antonio Demasi, al consiglio comunale e a tutti i cittadini che Amalia Bruni non lascerà indietro nessuno e insieme faremo di tutto, con atti concreti, per invertire questa tendenza». A dichiararlo Amalia Bruni candidata del centrosinistra alla guida della Regione Calabria questa mattina nel paese vibonese considerato il più povero d'Italia insieme a Francesco Boccia, responsabile nazionale Enti locali del Partito democratico.
«Nardodipace non dev’essere più il simbolo della povertà ma della resistenza che si trasforma in azione» - ha dichiarato Francesco Boccia, responsabile nazionale Enti locali del Partito democratico. «Per la Calabria guidata da Amalia Bruni i più poveri e gli ultimi verranno sempre prima degli altri. Per noi le aree interne sono la priorità assoluta e in questo territorio le tre priorità individuate nel fondo di perequazione infrastrutturale, che abbiamo voluto inserire nell’ultima legge di Bilancio, le ritroviamo nello stesso comune: Nardodipace è, allo stesso tempo, sud, area interna e di montagna. Aver escluso il comune più povero d’Italia dalla strategia delle aree interne è inaccettabile e chiediamo al governo e alla Regione Calabria di intervenire. La classifica delle priorità va rovesciata e i comuni come Nardodipace devono avere la precedenza in tutto, dalle risorse per i servizi agli investimenti. Si deve cambiare paradigma e ripartire dagli ultimi perché sono gli ultimi hanno bisogno del sostegno di tutti e di sentire forte la presenza dello Stato. È inaccettabile che ancora, nel 2021, una donna a Nardodipace debba chiedere un passaggio a qualche volontario per andare all’ospedale più vicino che si trova a mezz’ora di distanza. In mezz’ora si muore se c’è un’emergenza! Così come pretenderemo servizi alla persona, assistenza e scuole potenziate. Il lavoro che frena la desertificazione si può creare con il sostegno dello Stato, a Nardodipace così come in tutte le aree interne».
«Il Pd oggi, in maniera forte e convinta, è qui per dire ai cittadini di Nardodipace e più in generale alle aree interne della Calabria che metteremo in campo le energie necessarie per fare in modo che non ci siano piú situazioni come questa. Vigileremo senza mai abbandonare gli ultimi» - ha poi detto il commissario del Partito Democratico in Calabria Stefano Graziano.