"Che delusione la nomina dell'on. Ennio Morrone alla presidenza della Commissione speciale di vigilanza. Dalla serie...affidare le pecore al lupo.Una nomina che non condividiamo ma che, allo stesso tempo, non ci stupisce. Forse perché noi sappiamo bene, e non dimentichiamo, che la Commissione di Vigilanza e' un organismo di controllo, delicato e fondamentale per ridare, dal punto di vista amministrativo ed istituzionale, sicurezza e tranquillita' della efficienza, efficacia ed eticità della macchina regionale. E, questa nomina non ci ha sorpresi, memori anche della firma che Morrone ha apposto sulle peggiori leggi, licenziate come: concorsone , vitalizi, indennita' sottoposte ad aumenti, numero di consiglieri lievitato e, soprattutto, indennita' di fine mandato. Tutti provvedimenti che fanno capo ad un unico sostantivo : SPRECO di risorse pubbliche e spregio di quel mandato etico a cui dovrebbero rispondere, primariamente, chi ha l'onere e l'onore di essere a servizio del bene dei propri cittadini. E allora mi chiedo cosa ci si possa aspettare dalla presidenza Morrone, con il rischio, tra l'altro, di un conflitto di interessi palese, a fronte delle pericolose mire sulla sanita' privata che il neo presidente rappresenta. Ma soprattutto esprimo grande amarezza per una Calabria che, dal punto di vista istituzionale, rigetta il cambiamento. Questa scelta, effettuata dal Consiglio regionale, lo dimostra. Ci si ostina a fossilizzarsi sui dinosauri della politica, con passato amministrativo, che lascia enorme dubbi sul fronte della buona gestione e l'etica delle scelte da fare. Ma tutto questo non conta: il bacino di voti che si porta, purtroppo, pesa più che il bene dei cittadini e la buona gestione della Cosa Pubblica". Lo afferma in una nota il senatore Francesco Molinari, ex esponente del Movimento 5 Stelle.